InYourShoes, scarpe di seconda mano per gli atleti poveri del Kenia

Anche in tempo di pandemia prosegue la solidarietà verso le realtà sportive più duramente colpite da questa crisi mondiale
InYourShoes, scarpe di seconda mano per gli atleti poveri del Kenia
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Nonostante il “distanziamento sociale” dovuto alla pandemia faccia sentire tutti più isolati, la solidarietà verso le realtà sportive più duramente colpite da questa crisi mondiale non vuole fermarsi. Riparte il progetto InYourShoes, che raccoglie scarpe da corsa di seconda mano per poi donarle agli atleti più poveri del Kenya, nella zona della Rift Valley considerata la culla del fondo e mezzofondo mondiale, che si allenano ogni giorno per diventare i prossimi campioni.

Riparte da Roma l’iniziativa di due amici, Francisco Grimaldi e Giordano Bravetti, che dopo aver visto slittare di un anno il loro progetto a causa del Covid 19, hanno deciso di organizzare una nuova spedizione a favore dei giovani runners africani, sfidando le difficoltà che le restrizioni internazionali causano. Gli atleti non professionisti keniani sono infatti in grave difficoltà dato l’annullamento di tutte le gare podistiche in atto da un anno. Questi ragazzi fanno della corsa la loro occasione di vita; partecipare e vincere una gara significa per loro poter sfamare la famiglia. Per questo motivo hanno necessità di allenarsi e di farlo al meglio, grazie anche a questo progetto.

L’iniziativa, che ha avuto inizio nel 2017, si svolgerà seguendo le modalità degli anni passati, unendo nel sogno dello sport i runners di tutto il mondo. Ogni paio di scarpe donato verrà etichettato con il nome del proprietario, che volendo allegherà anche un augurio per il nuovo atleta; da questo anno, alla raccolte delle scarpe si unirà anche la raccolta di reggiseni sportivi per donne runners, ormai una numerosa realtà nello sport mondiale. Una volta giunti in Kenya il team di InYourShoes procederà a regalare scarpe e Bra ai giovani atleti che gravitano intorno alle città di Iten e di Eldoret, le capitali del running mondiale. Ai vecchi proprietari verrà inviata una fotografia a testimonianza della solidarietà sportiva che corre senza confini, perché i sogni di un atleta in Africa non sono poi così diversi dai nostri.

Il progetto ha anche uno scopo ecosostenibile, quello di evitare di buttare le nostre scarpe nei rifiuti ma dare loro una seconda vita ai piedi di atleti che ne hanno bisogno e che le considerano un bene prezioso.
Ogni anno testimonial sportivi famosi e non hanno supportato questa idea. Dopo Andrew Howe nel 2020,  questo anno InYourShoes ha trovato un nuovo amico nell’atleta italiano di vertice nella velocità, il campione Filippo Tortu. Fino al 30 Aprile 2021 si potranno spedire le proprie scarpe da corsa usate ed I Bra sportivi, purché in buone condizioni, al quartier generale di Roma, dove le scarpe verranno raccolte e preparate per la spedizione.


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