“Calciopoli - Anatomia di un processo”, una produzione originale in tv

Il 29 e 30 maggio alle 21.00, in prima TV su History Channel, canale 411 di Sky
“Calciopoli - Anatomia di un processo”, una produzione originale in tv
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Nell'aula 216 del tribunale di Napoli entra nel vivo il processo penale nato dall'inchiesta Calciopoli. I principali imputati sono il direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, i designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, e l'arbitro Massimo De Santis. Il mondo del calcio è sotto accusa per reati gravissimi, il capo di imputazione più pesante è quello di associazione per delinquere. A sostenere la tesi accusatoria, in aula, è il pubblico ministero Giuseppe Narducci. La produzione originale in due parti Calciopoli - Anatomia di un processo, in onda il 29 e 30 maggio alle 21.00 in esclusiva su History Channel ricostruisce, per la prima volta, la genesi del procedimento e poi il processo napoletano, sfruttando il punto di vista del magistrato Narducci che, insieme ai colleghi napoletani e ai carabinieri di Roma, ha scoperchiato la cupola che ha condizionato il calcio professionistico italiano nella stagione 2004-2005 ma le cui tracce vengono già trovate a partire dalla stagione 1999-2000. Non mancheranno, però, le tesi difensive e i dubbi che durante gli anni del processo sono sorti. Tra i protagonisti del racconto anche uno dei due designatori accusati, Paolo Bergamo, gli avvocati difensori di Luciano Moggi, Paolo Trofino e Maurilio Prioreschi, l'ex addetto agli arbitri del Milan coinvolto nello scandalo, Leonardo Meani, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni e Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, bandiera e poi presidente dell'Inter. Attraverso gli atti processuali - filmati delle partite incriminate, verbali, informative dei Carabinieri, intercettazioni, testimonianze in aula, foto dei pedinamenti - e grazie, appunto, alle interviste ad alcuni protagonisti ripercorreremo la battaglia processuale che ha analizzato e poi dimostrato l'esistenza di una associazione che alterava i campionati e controllava le carriere di arbitri, dirigenti e giornalisti con un solo scopo ben preciso: conservare e ampliare il potere degli associati. La pagina più nera del calcio, con uno scandalo sportivo esploso nell'estate del 2006, ha poi avuto un processo ordinario durato diversi anni ed è ora è arrivato il momento di raccontarlo.


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