Riforma dello Sport, rinvio all’1 luglio. Duregon (n.1 ANIF): “Ci dispiace ma capiamo”

Riforma dello Sport, rinvio all’1 luglio. Duregon (n.1 ANIF): “Ci dispiace ma capiamo”
Riforma dello Sport, rinvio all’1 luglio. Duregon (n.1 ANIF): “Ci dispiace ma capiamo”© Bartoletti
Pasquale Di Santillo
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La ragioni della politica, a volte, sono lontane da quelle delle persone normali. Ma si tratta sempre di ragioni che hanno un fondamento, di varia natura. E per questo ci si deve sforzare di comprenderle. Il nuovo rinvio dell’entrata in vigore della Legge (promulgata lo scorso settembre) che vara la Riforma dello Sport all’1 luglio del 2023, previsto invece da tempo per l’inizio del nuovo anno, non è qualcosa di facilmente accettabile se non, appunto, calandosi nella attuale contingenza governativa. A spiegarlo è Giampaolo Duregon, numero uno di ANIF, l’Associazione che rappresenta in. Centri sportivi italiani: “Conuiamo a essere dell’idea che la riforma poteva già essere operativa dall’1 gennaio 2023. Per questo motivo abbiamo organizzato una serie itinerante di convegni in tutta Italia (Bologna, Caserta, Bari, Macerata, Perugia, Firenze, Milano, Verona, Torino e Roma), con lo scopo di spiegare il testo della Riforma, grazie al supporto di tecnici esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. In modo che tutti gli addetti ai lavori fossero preparati e pronti ad applicarla”.
 
Del resto, la complessità normativa meritava approfondimenti di questo tipo: “I contratti co.co.co sportivi per istruttori e receptionist  prosegue Duregon - sono privi di contributi da troppo tempo ed è per questo motivo che speravamo si iniziasse ad applicare la norma da subito. Mi sono confrontato personalmente con il Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi e sono quindi a conoscenza che il Ministro ha ampiamente ponderato questo rinvio, valutando tutte le ragioni del caso. La stima che riponiamo per la persona e per la carica che rappresenta ci fa accettare questo rinvio. Allo stesso tempo ci auguriamo che il Ministro utilizzi i prossimi mesi per migliorare alcuni aspetti che, come da emendamenti correttivi proposti da ANIF, necessitano di modifiche. Nel tempo infatti, abbiamo ipresentato ai referenti istituzionali che amano e supportano lo sport già da molto tempo, una serie di proposte di cambiamento, di interventi concreti sia con la Riforma stessa che in occasione della crisi pandemica e del caro bollette”.

Il confronto quotidiano con la realtà ha fatto emergere esigenze molto chiare: “Il primo emendamento - specifica il n.1 di ANIF - prevede l’innalzamento a 30 ore per le collaborazioni sportive dilettantistiche. Limitando a sole 18 ore l’operatività della presunzione, la norma viene di fatto resa inapplicabile alla maggior parte delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche, le quali per la loro attività necessitano di un numero maggiore di ore. Il secondo emendamento riguarda la sostenibilità, per i centri sportivi dilettantistici, dei costi relativi all’INAIL fissando già nella norma il tasso di rischio (20 per mille) in ragione dei bassissimi casi di infortunio.
Il terzo, infine, riguarda l’accesso ai fondi di formazione professionale per i collaboratori coordinati e continuativi di tipo sportivo, previsti dalla Riforma. La modifica si rende pertanto necessaria al fine di consentire anche alle Associazioni sportive dilettantistiche e alle Società sportive dilettantistiche di poter accedere ai “Fondi per la formazione” di cui all’articolo 118 della Legge 388 del 23 dicembre 2000. Inoltre abbiamo messo a disposizione delle istituzioni la nostra ormai trentennale esperienza anche per valutare eventuali richieste aggiuntive. Porremo comunque estrema attenzione perché non si scalfisca, in nessun modo, il grande valore di un cambiamento epocale che questa Riforma ha portato”.

Insomma, un lungo percorso e una lunga battaglia per raggiungere obiettivi importanti sia per i lavoratori che per gli imprenditori. “Continueremo quindi a chiedere alle istituzioni competenti - conclude Duregon .- che non si intervenga in nessun modo peggiorando la Riforma e al contempo che si sospendano tutti i contenziosi giuslavoristici e fiscali sorti negli ultimi tempi che, certamente, con l’applicazione immediata della Riforma si sarebbero appianati in tempi brevi. Se si osserveranno tutte queste attenzioni (e non ho motivo di dubitare al riguardo), la Riforma sarà ancora più efficace tra qualche mese. Nel frattempo lavoreremo sia per porre attenzione su migliorie e conferme sia continuando la nostra campagna di divulgazione della Riforma affinché gli oltre 70 mila centri sportivi dilettantistici italiani sappiano applicarla senza difficoltà a partire dal primo giorno utile”.


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