"Campo Roma” della Romulea, il gol dell'inclusività

Nell’ultima giornata del girone A di Promozione, nella gara tra Romulea e Fregene Maccarese (1-2 il finale) ha esordito in prima squadra Andrea, un ragazzo che soffre del disturbo di asperger
"Campo Roma” della Romulea, il gol dell'inclusività
Giorgio Marota
2 min

Per storia e tradizione, secondo alcuni il “Campo Roma” della Romulea è una sorta di Campo dei Miracoli dove nessun obiettivo è davvero impossibile.

Il club del presidente Nicola Vilella, dopo aver festeggiato il centenario a maggio 2022 e mentre sogna il salto in Eccellenza grazie alla finale di coppa contro la Lodigiani che disputerà il 13 maggio, ha raggiunto un altro obiettivo completando un percorso di piena inclusione; una strada che potrà far convergere mondi apparentemente distanti come quello dei normodotati e dei ragazzi con disabilità. Nell’ultima giornata del girone A di Promozione, nella gara tra Romulea e Fregene Maccarese (1-2 il finale) ha esordito in prima squadra Andrea, un ragazzo che soffre del disturbo di asperger: è la prima volta che questo accade in un campionato federale. A.G. fa parte della squadra Romulea Autistic FC, un progetto nato nel 2018 con l’obiettivo di abbattere le barriere grazie al calcio e favorire l’inclusione sociale. Il team accetta tutti, sia chi si trova dentro lo spettro dell’autismo sia chi ne è fuori; è infatti composto dagli atleti con disabilità intellettiva a più livelli ma anche da amici, parenti, tutori e volontari.

A.G., classe ‘93, è tesserato con la Romulea dal 2018 e negli anni si è contraddistinto per tecnica e capacità di fare gruppo, così il club ha deciso di inserirlo nella distinta gara di una partita ufficiale in un campionato vero come quello di Promozione. «La gara non aveva particolare valore di classifica sia per noi sia per il Fregene, quindi abbiamo fatto esordire alcuni giovani della Juniores e abbiamo deciso di far entrare anche Andrea, che a 10 minuti dalla fine ha coronato il suo sogno» spiega il presidente Vilella. A.G. ha sfiorato addirittura l’eurogol con un tiro da fuori area, parato dal portiere del Fregene con un doppio intervento prima sotto l’incrocio dei pali e poi, mentre il pallone stava per superare la linea di porta in ricaduta, con un altro colpo di reni; un gesto che ha dato ancora più valore a quel piccolo scorcio di partita, perché gli avversari stessi – dimostrando di rispettare la storia e il percorso di A.G. – non gli hanno regalato nulla. E anche senza gol, resta una domenica da ricordare.


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