Le “Olimpiadi” amatoriali nella terra dell’alluvione . In 5mila in Romagna per i World Sports Games

Promossi dalla Confederazione internazionale dello sport per tutti e organizzati da AiCS, tornano in Italia dopo 8 anni: 3.800 atleti, oltre mille tra arbitri, tecnici e volontari
Le “Olimpiadi” amatoriali nella terra dell’alluvione . In 5mila in Romagna per i World Sports Games
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Che lo sport sia volano economico, è certo. Che possa essere anche una grande opportunità di promozione del territorio, non tutto il Paese lo sa. Ma quando un grande evento sportivo diventa l’occasione per riabilitare l’immagine di un territorio in difficoltà, il suo valore si fa ancora più grande. Non è quindi un caso che, per il loro ritorno in Italia dopo 8 anni, i World Sports Games abbiano scelto la Romagna, terra martoriata dall’alluvione di 4 mesi fa. Ieri a Cervia, sulla riviera adriatica a metà strada tra le coste allagate e le montagne franate di maggio scorso, si sono ufficialmente aperti i Giochi mondiali amatoriali della CSIT, la Confederazione internazionale dello sport per tutti, presieduta dall’italiano Bruno Molea. 5mila i partecipanti, almeno 3.500 quelli che hanno partecipato alla cerimonia di apertura dei Giochi, sfilando sotto la propria bandiera: 44 in tutto, a rappresentare le 44 nazioni partecipanti, dagli Stati Uniti all’Uzbekistan, dal Messico all’Iran. Standing ovation della piazza di fronte alla sfilata degli atleti ucraini. E l’Italia a chiudere il corteo, con circa 800 atleti amatoriali tricolore a partecipare alle competizioni sportive e l’onere di accendere il tripode con l’arrivo in piazza a Cervia del tedoforo rigorosamente amatore. Si chiama Marco Bindi, vive a Poppi, nell’Aretino: ingegnere nella vita, mezzofondista nel week end. Sotto al palco, Marco il tedoforo visibilmente emozionato; sul palco, oltre alle autorità regionali anche lo sport internazionale con Raffaele Chiulli, presidente di Arisf, Association of Ioc Recognized International Sport Federations. Un dualismo che emoziona e colpisce. 

I numeri 

La logica è dunque quella delle Olimpiadi, anche se così non si possono chiamare ma la CSIT resta comunque una confederazione riconosciuta dal Cio. I World Sports Games sono promossi da CSIT, ma sono organizzati in Italia dall’Associazione italiana cultura sport, ente di promozione sportiva, con il contributo del Dipartimento Sport del Governo e il supporto della Regione Emilia Romagna e dei comuni coinvolti. Sette sono le città toccate dai Giochi: Riccione, Cesena, Cesenatico, Forlì, Misano Adriatico, Ravenna e ovviamente Cervia – quartier generale dei Giochi e sede di Casa Italia. 3.800 gli atleti iscritti e che da oggi a domenica si confronteranno in 33 discipline sportive diverse - dall’atletica al beach volley, dal wrestling alla danza, dagli scacchi al nuoto: tra loro anche gli atleti trapiantati e dializzati di Aned Sport, che danno quindi all’evento internazionale un carattere ancora più grande di inclusione. A questi, si aggiungono oltre mille tra arbitri, tecnici e volontari per un totale di circa 5mila partecipanti. 

Non solo sport 

Ma, come in ogni evento dedicato agli Amatori, qui il terzo tempo vale forse più delle gare. La settima edizione dei Giochi, che torna in Italia dopo 8 anni grazie ad AiCS, conta anche un fitto calendario di eventi culturali, dalle sere musicali in spiaggia a valorizzare le bellezze della riviera, ai corsi di formazione che mettono al centro lo sport sociale. Tra tutti, il corso per giornalisti sul linguaggio inclusivo nel giornalismo sportivo che si è tenuto ieri mattina a Milano Marittima. In calendario, per domani, anche il Festival europeo di Mamanet, che prevede l’accoglienza di oltre 100 mamme e donne adulte provenienti da tutta Europa e impegnate nello sport (il cachibol al femminile) pensato per promuovere la rete sociale tra donne over 30. 

Dopo l’alluvione, lo sport per rinascere 

L’indomani dell’alluvione in Romagna, CSIT ci ha tenuto subito a ribadire la scelta di quest’area geografica per l’accoglienza dei Giochi. Tanto che ieri, la cerimonia di apertura è stata dedicata proprio all’impegno di volontari e vigili del fuoco contro i danni da alluvione. “Lo sport è un veicolo di inclusione - ha rimarcato Molea nel suo discorso alla piazza gremita - spero che questi Giochi possano rappresentare un nuovo inizio per questo territorio perché con il nostro festival portiamo non solo competizioni sportive e spettacoli ma muoviamo economia”.


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