Hubertus Rudolph von Fürstenberg, i grandi dello sport ritratti in una mostra

Il fotografo (e sportivo) messicano presenterà le sue opere al Chiostro del Bramante a Roma
Hubertus Rudolph von Fürstenberg, i grandi dello sport ritratti in una mostra
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Hubertus Rudolph von Fürstenberg-von Hohenlohe-Langenburg è un nome che a una prima lettura evoca ricordi scolastici legati all’Austria o alla Prussia. Niente di tutto questo. Hubertus di teutonico ha solo il nome dato che è un dirigente sportivo e sciatore alpino centroamericano – è nato a Città del Messico nel 1959 – che vanta la partecipazione a sei edizioni dei Giochi olimpici invernali (dove è stato in metà delle occasioni portabandiera durante la cerimonia di apertura) e a quindici dei Mondiali.

Abitavo in Spagna – spiega – e quando mi hanno mandato a scuola in Austria, dove non c'era luce e tutto era molto buio, la mia unica felicità era andare a sciare, vedere il bianco della neve e il blu del cielo. Così è nata la mia passione. Una volta che inizi a lanciarti giù dalle montagne non riesci più a smettere. Alle Olimpiadi ho partecipato tante volte per osteggiare il tentativo di alcune nazioni di estromettere quelle piccole, senza una tradizione sciistica. Gareggiando per il Messico ero un simbolo degli stati minori e così, per fargli pubblicità e sostenere la loro causa, ho gareggiato sei volte alla manifestazione a cinque cerchi: dove andavo io c’era divertimento, attenzione e si parlava di questa situazione.” Da oggi, lo sportivo messicano è al Chiostro del Bramante in veste di fotografo – Hubertus è anche attore e musicista con alcuni album all’attivo – per una sua mostra personale “Pop the City”: “Fotografo da anni, è una mia grande passione. Ho iniziato a fare scatti a 39 anni e ho immortalato moltissimi sportivi: Buffon, Zidane, Nedved, Boateng, Mikaela Shiffrin, Alberto Tomba, Niki Lauda e tanti altri. Se avessi iniziato prima il percorso da fotografo avrei una collezione imbattibile. Attualmente, sono in corso due mie mostre a Siviglia e a Roma. In Spagna i soggetti sono quasi tutti sportivi, in Italia si tratta di un qualcosa di diverso, un viaggio nelle metropoli dove convivono antico e moderno che vi invito a scoprire.” Il velo sulla mostra sarà tolto venerdì.

 


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