"Imperfetti e felici", la lezione di Claudia Gerini

La depressione è la nuova pandemia. Situazione aggravata dal Covid. La Lectio Magistralis, ieri alla Luiss, dell'attrice e regista romana: "Siamo vittime della dittatura dell'apparenza". Sono intervenuti la deputata Maria Elena Boschi e il generale Paolo Figliuolo. Ha aperto i lavori la presidente Liuzzo della Fondazione Guido Carli
"Imperfetti e felici", la lezione di Claudia Gerini
Valeria Ancione
3 min

ROMA - Giovani sempre più fragili, sfiduciati, spesso vittime di se stessi e in molti casi del loro stesso successo che diventa un boomerang, sopraffatti dal niente o dal troppo. Succede nel mondo dello sport come in quello dello spettacolo e nella vita comune. Dopo il Covid i sintomi di depressione e ansia nella popolazione sono quintuplicati; l'Oms segnala un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni alle prese con un disturbo psicologico. Uno su 10 fa uso di psicofarmaci. "Resistere alla tentazione del falso mito del successo. Occorre un piano strategico nazionale anti fragilità . Un vero patto per l'Italia senza sfumature di carattere politico. Un suicidio ogni dieci ore, siamo arrivati ai dati dei Paesi nordici. Il disagio colpisce in particolare le donne, i giovani e le fasce più fragili della popolazione. Per parlare di futuro bisogna migliorare il presente". Lo ha detto Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli, oggi pomeriggio nell'Aula Magna della Luiss, a margine della Lectio Magistralis "Imperfetti & felici" dell'attrice e regista Claudia Gerini, degli interventi della vice presidente della Commissione di vigilanza Rai, Maria Elena Boschi e il generale Francesco Paolo Figliuolo. Per la presidente Maria Elena Boschi "tendere alla perfezione può risultare pericoloso perché avere un obiettivo unico può provocare delusione e sfiducia difficili da affrontare". Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha ammesso: "Io sono un esempio di imperfezione, in Accademia ero sempre punito... Il lockdown è stato uno stravolgimento, ma ci ha anche insegnato che le cose per realizzarle bisogna volerle e noi abbiamo lavorato perché volevamo che i ragazzi tornassero a scuola in presenza. Dobbiamo imparare ad ascoltare i giovani che vivono sotto continua pressione anche per un like. Si deve accettare di non arrivare primi. Accettare l'errore e sorridere, diventando leader di se stessi"

LA LECTIO DI GERINI. Nella sua Lectio Magistralis Claudia Gerini si è definita una "imperfezionista": "Viviamo una dittatura dell'apparenza. E' una corsa continua all'approvazione, all'accettazione, ai like, ma è solo bisogno d'amore. Mancano il senso di appartenenza, la volontà di condivisione e la capacità di donarsi. Sentirsi parte di un unico disegno è l'antidoto alla solitudine. La perfezione è statica. L'imperfezione è vitale, nasconde meraviglia. La felicità sta proprio nell'accettare i difetti. Non bisogna avere paura delle emozioni. Un limite da superare è un gioco, una sfida, una vita senza ostacoli è povera. Gli ostacoli stimolano la creatività e portano a esprimere il talento. L'imperfezione dà libertà e la felicità dobbiamo cercarla dentro di noi".


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