Mitoraj, "Lo Sguardo-Humanitas-Physis", presentata la mostra-evento

Il percorso è stato illustrato all'Ara Pacis a Roma, l'evento sarà visibile dal 26 marzo al 31 ottobre 2025: la suggestiva esposizione si terrà nel Parco archeologico di Neapolis a Siracusa.
Mitoraj, "Lo Sguardo-Humanitas-Physis", presentata la mostra-evento
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È stata presentata nella conferenza stampa presso l'Auditorium dell'Ara Pacis di Roma, la più grande esposizione mai realizzata a cielo aperto di Igor Mitoraj intitolata "Lo Sguardo-Humanitas-Physis", visibile al pubblico dal 26 marzo fino al 31 ottobre 2025 in alcuni dei luoghi più straordinari e suggestivi della Sicilia.

La mostra è promossa dal Parco Archeologico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione a Mediatica e Tate, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell'Identità Siciliana, Assessorato del territorio e dell'ambiente, in collaborazione con Assessorato dell'Agricoltura, con il Parco dell'Etna, con il Demanio forestale con il Comune di Ragalna e con il Comune di Siracusa.

L'esposizione è stata curata con competenza e passione da Luca Pizzi, Direttore artistico dell'Atelier Mitoraj, coadiuvato da Paolo Patane, Direzione produzione esecutiva: Direttore culturale e creativo Roberto Grossi.

Delle 27 opere monumentali che compongono l'inedito e struggente percorso espositivo, 25 potranno essere ammirate dai cittadini e dai turisti all'interno del Parco archeologico di Neapolis a Siracusa (sito Unesco - famoso in tutto il mondo per la compresenza di due teatri di pietra e delle vestigia appartenenti alla grande civiltà greca e romana) mentre l'opera bronzea del "Teseo Screpolato" si innalza a 1700 metri sulle pietre laviche dell'Etna (Patrimonio dell'umanità) e la scultura alata "Ikaria" guarda verso il mediterraneo dallo spazio antistante al Castello Maniace ad Ortigia, simbolo dell'incontro tra i popoli e le culture.

In questa esposizione lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo e simbolismo, si manifestano in assoluta armonia e continuità con i modelli della tradizione classica e romana e in un dialogo fecondo con la natura. Le opere presenti, infatti, realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano magicamente con i luoghi che le accolgono generando suggestioni profonde e stimolando conoscenza e partecipazione mediatica.


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