«Serve un Piano Marshall per costruire impianti»

Lo stato del calcio italiano e gli interventi che si rendono necessari.
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Lo stato del calcio italiano e gli interventi che ormai si rendono necessari per una evoluzione positiva. Così in una nota il senatore Paolo Marcheschi, capogruppo di FdI: “Proseguono in settima commissione Cultura e Sport le audizioni con i vertici del calcio italiano. Ringrazio i presidenti delle leghe di Serie A, Lorenzo Casini, di Serie B, Mauro Balata, della Lega nazionale dilettanti, Giancarlo Abete, e anche il presidente della Lega pro, Matteo Marani, che ha avuto un problema di collegamento e sarà recuperato. I loro interventi ci hanno aiutato a comprendere meglio le difficoltà del nostro sistema calcio e rappresentano un appello corale affinché possiamo affrontare l’evoluzione del calcio verso le nuove sfide, come l’interesse di grandi capitali verso l’estero a discapito dei campionati nazionali. Il calcio è importante per il Paese sia per la funzione sociale, socio sanitaria, di inclusione, di rappresentanza dei territori oltre che essere un asset economico. Non possiamo rimanere a guardare mentre gli investimenti globali sul calcio si orientano su campionati e nuovi format internazionali più appetibili per spettacolo, sponsorizzazioni e diritti tv. Tra le richieste puntuali che i presidenti, nel rispetto della propria autonomia, hanno rivolto oggi a noi legislatori vi sono: la richiesta di Tax credit o di sgravi per chi investe in strutture sportive perché aiuta la sostenibilità economica del calcio italiano; l’indipendenza e la terzietà degli organi di garanzia e controllo (arbitri, Covisoc, Giustizia Sportiva); correttivi alla riforma del lavoro sportivo soprattutto nella parte dell’abolizione del vincolo sportivo. Sull’impatto della norma è avviato un tavolo presso il ministero dello sport. Condivido la necessità urgente di lanciare un imponente piano Marshall dello sport: un vero e proprio Piano pluriennale di investimenti per stadi ma anche per impianti sportivi di base (palestre, piscine, ecc.), che abbia un respiro nazionale. Con una normativa dedicata di interesse strategico nazionale che aiuti ed eviti intralci e burocrazia ai sindaci, spesso abbandonati di fronte a scelte urbanistiche complesse, sono certo che le risorse si troverebbero. Non sfugge certo a chi sta investendo nello sport, che ogni euro investito rende 2,19 euro oltre a generare sportivi sani e con un’educazione alimentare corretta”.


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