Mauro Balata Cavaliere della Roma

Mauro Balata Cavaliere della Roma

Assegnato al giurista sardo il Premio Lino Cascioli 2025 tanto caro al presidente Franco Sensi. L'impegno nel mondo dello sport prima come Procuratore aggiunto presso la Procura Federale e poi come presidente per oltre sette anni della Lega Professionisti Serie B alla base dell'importante riconoscimento capitolino
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ROMA - (t.c.) Importante riconoscimento per l’avvocato Mauro Balata, nominato ieri Cavaliere della Roma con l’assegnazione del Premio Lino Cascioli 2025, durante una cerimonia al Teatro Brancaccio di via Merulana nella Capitale. Originario di Tempio Pausania, il giurista sardo — grande tifoso giallorosso — si è detto orgogliosissimo di un riconoscimento tanto caro anche al compianto presidente Franco Sensi, e dato nel tempo a personalità del mondo accademico, delle professioni, della cultura, dell’informazione, dello spettacolo, della politica, dello sport e della società civile, distintesi per condotta e impegno verso gli ideali sportivi e sociali. Ideali che da sempre guidano anche Mauro Balata, da anni impegnato a trecentosessanta gradi nel mondo dello sport. Notevoli i suoi meriti, prima come Sostituto Procuratore dell’Ufficio della Procura Federale della FIGC, incarico ricoperto con grande efficienza per ben 27 anni, e poi come presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B per un settennio. In precedenza si era distinto fino a ottenere l’onorificenza della Stella d’Oro al Merito Sportivo per la sua incessante attività a favore del calcio italiano. Le sue capacità professionali gli hanno consentito, nel tempo, di «offrire numerosi contributi giuridico-sportivi per la gestione delle aziende sportive e per l’efficienza operativa, individuando modelli di corporate governance contraddistinti da trasparenza, efficienza e responsabilità», come si legge nella motivazione del premio.

L'IMPEGNO IN LEGA B - Durante la sua presidenza della seconda Lega professionistica del calcio italiano, sono state numerose le istanze portate avanti per l’ammodernamento del nostro movimento, in ogni Assemblea Federale a cui ha partecipato. Particolarmente significativa la battaglia condotta durante la pandemia per consentire ai campionati di non chiudere: una scelta che si rivelò vitale anche per la sostenibilità economico-finanziaria di molte società cadette, rappresentative di importanti città italiane. Proprio il radicamento territoriale dei club è stata una delle sue principali preoccupazioni, in un sistema sempre più distante da città e tifosi, con eventi divenuti via via meno “domestici”. La necessità di norme più chiare e univoche è stata l'altra costante caparbiamente inseguita da Balata in quest’ultimo decennio in cui sono state innumerevoli le società cancellate dal panorama nazionale. Ma anche una grande attenzione ai temi etici è stato un impegno forte. È anche per questo che il presidente del Premio Cascioli, Antonio Calicchia, ha deciso di assegnargli il riconoscimento, elogiandone la capacità di «prevenire conflitti di interesse e tutelare i diritti dei lavoratori e gli interessi legittimi delle società sportive». L’attività di Balata come manager, dal punto di vista economico, ha inoltre portato notevoli vantaggi ai club associati, con la nascita di un canale televisivo dedicato della Lega grazie a una sinergia internazionale con OneFootball TV, e con accordi commerciali con DAZN e Amazon Prime.

PRECURSORI - Nel corso dei 27 anni del Premio sono stati nominati circa trecento Cavalieri, tra cui Gaetano Anzalone, Vincenzo Malagò, Francesco Marini Dettina, Raffaele Ranucci, Ennio Morricone, Antonello Venditti, Riccardo Milana, Giancarlo Giannini e Amedeo Amadei. Successivamente il riconoscimento è stato assegnato anche a Maria e Rossella Sensi, Serena Dandini, Giovanni Floris, Cesare Romiti, Fabrizio Cicchitto, Massimo D’Alema, Gigi Proietti, Lino Banfi, Enrico Gasbarra, Adriano Panatta, Bebe Vio, Zibi Boniek, Angelo Buscema, Massimo Ghini, Bruno Conti, Francesco De Gregori, Paolo Del Brocco, Ubaldo Righetti, Enrico Vanzina, Riccardo ed Ettore Viola, Ernesto Maria Ruffini e Francesco Venditti.


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