A Milano tris di campioni contro l'intolleranza

La pallavolista Valentina Diouf, la ginnasta Anzhelika Savrayuk e il quattrocentista Josè Bencosme de Leon hanno raccontato agli alunni delle scuole la lorto esperienza di italiani di seconda generazione
A Milano tris di campioni contro l'intolleranza
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MILANO .  Sono stati Valentina Diouf, Anzhelika Savrayuk  e Josè Bencosme de Leon i protagonisti del primo «Incontro con il Campione», iniziativa prevista dal percorso educativo intrapreso nelle scuole dal Progetto «Sport e Integrazione», realizzato per il secondo anno consecutivo grazie all’accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Coni. Scopo del progetto, avviato nel 2014, è lo sviluppo di azioni finalizzate a favorire l’integrazione sociale della popolazione straniera attraverso lo sport e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. In quest’ottica si inseriscono gli «Incontri con il Campione», che si svolgeranno da qui al termine del 2015 in dieci città italiane. I tre atleti hanno incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo «Marcello Candia» di Milano, per portare la loro personale esperienza di integrazione legata allo sport e confrontarsi con i ragazzi sui principi e i valori del manifesto «L’Integrazione: la vittoria più bella».

TRIS D’ASSI . Valentina Diouf, stella della Nazionale di Pallavolo e della Unendo Yamamay Busto Arsizio, con cui ha centrato la finale di Cev Champions League 2015, Anzhelika Savrayuk (Centro Sportivo Aeronautica Militare), cinque volte campionessa del mondo e bronzo olimpico a Londra 2012 con la Nazionale nella ginnastica ritmica,e Josè Bencosme de Leon (Gruppo Sportivo Fiamme Gialle), due volte campione italiano assoluto nei 400 ostacoli, sono veri e propri modelli di integrazione nello sport. Italiani di seconda generazione che, con i colori Azzurri, hanno realizzato i propri sogni, partecipando alle più importanti manifestazioni internazionali. Perfetti esempi di come lo sport, a tutti i livelli e attraverso i valori positivi che lo animano, sia in grado di rivestire un ruolo trainante nel processo di integrazione.


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