Malagò: «Il governo ha ucciso il Coni»

Il Presidente del Comitato Olimpico difende il documento ufficiale del suo mandato: «Tutt'altro che fuori luogo, senza una sola parola volgare»
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ROMA - «Dalla mattina alla sera, con 4 righe nella finanziaria è stato ucciso il Coni». Così Giovanni Malagò, a margine di un evento al Parco del Foro Italico. «Toni troppo alti? Il documento ufficiale del mio mandato è tutt'altro che un atto fuori luogo. Da tutte le parti si è ribadito l'invito, la speranza e il diritto-dovere di andare al dialogo - sottolinea -. Valutate voi se sono stati in proporzione meno o di più rispetto alla gravità del problema e dei fatti accaduti, peraltro non avvertiti e comunicati. Immaginiamo che ti ritrovi completamente stravolto e snaturato in quello che sono le funzioni demandate dalla legge dalla mattina alla sera - conclude Malagò - si fa fatica a trovare qualcuno che reagisca in maniera più educata e corretta di quanto è stato fatto. Sfido io: non c'è stata una parola che sia stata volgare. C'è un rispetto assoluto per le istituzioni».


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