Discesa del Danubio 2019 aperta anche agli atleti del Pararowing

Con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, parte il 23 luglio da Vienna e raggiungerà Budapest: 300 i chilometri da percorrere a remi. Una impresa del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma
Discesa del Danubio 2019 aperta anche agli atleti del Pararowing
4 min

ROMA - La Discesa a remi del Danubio, da Vienna a Budapest, è di per sé un’impresa impegnativa, dal punto di vista fisico e mentale, per canottiere e canottieri. Se poi ad intraprenderla si fanno avanti anche atleti del pararowing, quella che da due anni è una bella avventura sportiva si colora di significati ulteriori, nel segno dell’inclusione e dello sport come volano di benessere individuale e sociale.

Italiani ed austriaci i ragazzi del pararowing che parteciperanno, tra loro tre ragazzi ed una ragazza non vedenti o ipovedenti con i loro accompagnatori, anch’essi canottieri. Un risultato reso possibile unicamente dal fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, e dalla fiducia che il suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ha voluto ancora una volta riporre negli organizzatori della Discesa del Danubio – Riccardo Dezi e Giulia Benigni, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma – e, soprattutto, negli atleti coinvolti dal progetto. L’evento sportivo nasce da un’idea dei due allenatori, tecnici di Canottaggio di IV livello europeo, che l’hanno già realizzato con successo nel luglio del 2017 e del 2018 con i loro atleti Master del Circolo Canottieri 3 Ponti.

Entrambi i tecnici hanno da sempre un grande interesse per l’attività remiera svolta da atleti diversamente abili. Dezi è Direttore Tecnico del settore Pararowing del Circolo Canottieri Aniene, allenatore dell’equipaggio societario PR3 vincitore della medaglia di bronzo ai Campionato Mondiali del 2017 a Sarasota, composto da Paola Protopapa, Lucilla Aglioti, Luca Agoletto e Tommaso Schettino. Per questo motivo a luglio i due allenatori ritentano l’impresa mettendo insieme un gruppo inclusivo e internazionale che prevede, accanto ad una compagine dei Master del CC3P, la presenza di atleti diversamente abili (tra loro stesso Luca Agoletto e Daniele Stefanoni, atleta PR2 del CcAniene, medaglia di bronzo lo scorso anno ai Campionati del Mondo), per un totale di 4 equipaggi da 8 con timoniere.

Il programma dell'evento

L’evento sportivo prenderà il via domenica 21 luglio a Vienna con l’arrivo dei carrelli e dello staff, mentre il giorno successivo raggiungeranno la capitale austriaca tutti i vogatori che parteciperanno alla Discesa del Danubio. Martedi 23 luglio partirà la Regata, con base presso il Donahort Ruderverein, uno dei più antichi Club remieri di Vienna.

Sei le tappe della Regata: la prima, martedì 23 luglio, di 45 km, si fermerà a Bad Deustch Altemburg, località termale della Bassa Austria. Mercoledì 24, gli atleti percorreranno a remi i 30 km che li separano da Bratislava, in Slovacchia, dove pernotteranno per proseguire il giorno successivo verso Gonyu, piccola cittadina dell’Ungheria. Questa di Giovedì 25, la terza, sarà la tappa più dura: 63 km da remare tutti in un giorno passando anche attraverso le 2 chiuse di Kunovo e Dunakility. Venerdì 26 luglio la quarta tappa permetterà agli equipaggi di raggiungere Komarno (in Slovacchia) in una vogata lunga 40 km. Sabato 27, invece, la penultima tappa li porterà di nuovo in Ungheria nella città di Esztergom. La mattina di domenica 28 luglio vedrà l’imbarco del gruppo per affrontare l’ultima tappa: 60 km fino a Budapest con una sola sosta a Szentendre. L’impresa si concluderà presso il Wiking Yacht Club di Budapest.

La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale – che sostiene l’evento sportivo – opera da anni nei campi della sanità, della ricerca scientifica, dell’assistenza alle categorie sociali deboli, dell’istruzione e formazione, dell’arte e cultura. La passione del Presidente, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, ex agonista, per lo sport remiero è nota, e la scelta di appoggiare progetti come questo nasce dall’adesione degli stessi alla mission della Fondazione, che è quella di sostenere e incentivare la realizzazione di iniziative di natura sociale fondate sui valori della solidarietà, della mutualità, dell’inclusione e della promozione sociale di gruppi svantaggiati. #DISCESADELDANUBIO2019


© RIPRODUZIONE RISERVATA