ORLANDO (Florida) - Può apparire una contraddizione che uno sport-entertainment come il wrestling possa disputarsi a porte chiuse. Soprattutto per la compagnia più importante in assoluto, la WWE, il pubblico rappresenta un elemento fondamentale, parte integrante dei vari show. L'emergenza legata all'epidemia per il Coronavirus e il relativo stato d'emergenza proclamato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, impone però misure restrittive pure in questo campo. Così, per la prima volta nella sua storia, SmackDown questa notte si è svolto completamente senza pubblico e all'interno del Performance Center di Orlando (Florida), luogo generalmente destinato agli allenamenti dei wrestler.
WWE, anche il wrestling a porte chiuse
Poco prima della puntata, il vicepresidente esecutivo della WWE, Triple H, ha preso parola all'interno del centro sportivo, per spiegare ufficialmente il clima surreale: "Benvenuti a SmackDown, sono The Game, Triple H, e sono qui per darvi il mio personale benvenuto nel WWE Performance Center, una struttura con attrezzature di massimo livello per formare gli atleti del futuro. Da Sasha Banks a Bayley, da Asuka a Roman Reigns, da Bray Wyatt a Baron Corbin, tutti loro sono passati da qui e stanotte torneranno. Stavolta non per allenarsi, ma per fare quello per cui si sono allenati a lungo e che sanno fare meglio di chiunque altro su questo pianeta: intrattenere voi a casa. Ma questo show sarà differente rispetto a qualunque altro abbiate guardato prima. Quindi sedetevi, rilassatevi e per qualche istante dimenticate tutto quello che accade attorno. Lasciate che la WWE faccia quello che sa fare: regalarvi un sorriso". Così è iniziata la puntata (e lo stesso accadrà anche nei prossimi show televisivi, mentre la maggior parte dei live event in programma sono stati annullati), con i wrestler di primo piano (tra cui anche John Cena) che si sono alternati sul ring tra combattimenti e promo, seguendo le normali storyline settimanali, la maggior parte delle quali orientate verso WrestleMania.
In forte dubbio WrestleMania 36
Già, lo Showcase of the Immortals, l'appuntamento annuale con quello che può essere definito il "Super Bowl del wrestling", sesto evento sportivo al mondo per pubblico e numero di denaro generato (ogni anno le città statunitensi fanno a gara, nel verso senso della parola, per ospitare la manifestazione). La prossima edizione, la 36esima, è attualmente in programma il 5 aprile a a Tampa (Florida), ma ovviamente sono tanti i dubbi sul suo effettivo svolgimento. Le autorità della città (che hanno già imposto che gli appuntamenti sportivi vengano svolti solo a porte chiuse) hanno chiesto che l'evento - che porterebbe, solo considerando lo stadio, oltre 70mila spettatori - possa essere posticipato, in modo tale da evitare assembramenti e il rischio di diffondere il contagio. A livello ufficiale la WWE ha rilasciato un comunicato: “Stiamo mettendo in atto piani di emergenza nel caso in cui l'evento venga cancellato dai funzionari governativi, autorità civili o sedi locali. La salute e la sicurezza dei nostri fan, performer e dipendenti è al primo posto delle nostre priorità e stiamo continuando a monitorare attentamente la situazione con i nostri partner e funzionari governativi a Tampa Bay”. Intanto, già da qualche giorno, sono stati avvisati tutti i fan che sarebbero dovuti arrivare dall'Europa (ora impossibile vista la chiusura aerea disposta dal governo statunitense) che i loro biglietti saranno rimborsati. E a breve arriveranno anche delle nuove informazioni, forse definitive, in riferimento alla decisione per WrestleMania 36. Il presidente della compagnia, Vince McMahon, è a Tampa per parlare con le istituzioni e trovare una soluzione.