Via alla Life Strong Marathon Challenge

Domenica 22 marzo si sarebbe dovuti svolgere i campionati italiani di kettlebell, annullati per il Coronavirus. Emanuele Conti, campione europeo, li ha "spostati" sui social: tutti quelli che vorranno partecipare doneranno 10 centesimi per ogni ripetizione effettuata o potranno acquistare il libro che racconta la storia di Conti, che ha superato un cancro. Tutti i ricavi della giornata andranno in beneficenza all’ospedale Sacco di Milano.
Via alla Life Strong Marathon Challenge
Andrea Ramazzotti
6 min

MILANO - Saltano i campionati italiani di kettlebell per il coronavirus? E noi li facciamo lo stesso, sui social e raccogliendo anche soldi per l’ospedale Sacco di Milano. E’ l’idea lanciata da Emanuele Conti, campione europeo di kettlebell, sport che richiama al concetto di resilienza, e atleta della società sportiva Umbria Ktc (Kettlebell Training Center) noto nel panorama nazionale per aver superato un cancro, anche grazie alla pratica di questo sport, e di aver avviato una campagna di beneficenza in tutta Italia con oltre 20 tappe presentando il libro che racconta la sua storia. E proprio nei giorni in cui l’idea di resilienza entra con forza nella vita di tutti noi per l’emergenza Coronavirus, ecco che il campionato italiano di kettlebell dalla palestra si sposta sui social con la “Life Strong Marathon Challenge”, che prende il nome proprio dal libro “Life Strong – Dal cancro al Master Sport” (edizioni Calzetti-Mariucci, con la prefazione curata dal giornalista Massimo Colonna e tradotto in inglese da Alex Cavatton). Si tratta di una maratona organizzata su Facebook per domenica 22 marzo, giorno in cui si sarebbero dovuti svolgere i campionati italiani di kettlebell a Vanzaghello, in provincia di Milano. La “Life Strong Marathon Challenge”, che non ha ovviamente valore ufficiale dal punto di vista sportivo, punta a mettere insieme tutti quegli atleti che avrebbero dovuto partecipare ai campionati italiani. A dare il via sarà proprio Conti che, in diretta Facebook dalle 16, porterà avanti la sua maratona di kettlebell, della durata di un’ora. A quel punto tutti gli atleti che vorranno partecipare potranno organizzare una propria diretta (della maratona o della mezza maratona, quest’ultima della durata di 30 minuti) oppure inviare un video in seguito. E in questo spazio anche alla solidarietà perché i partecipanti potranno donare 10 centesimi per ogni ripetizione portata a termine all’ospedale Sacco di Milano, per fronteggiare proprio l’emergenza per il coronavirus. Chi non potrà invece presentarsi come atleta potrà ugualmente partecipare all’iniziativa benefica acquistando il libro. Anche in questi caso ovviamente tutti i proventi della vendita  andranno in beneficenza.

LA STORIA -
Dalla terribile scoperta di un cancro, fino alla conquista del Master Sport, il titolo più importante nella disciplina sportiva del kettlebell: è la storia di Emanuele Conti, atleta nato nel 1984 ad Avigliano Umbro, un piccolo paese in provincia di Terni, in Umbria. Sudore, lavoro, paura e soddisfazioni, ma anche un libro che gira l’Italia nel suo tour di presentazione, una raccolta fondi di beneficenza e l’esempio di un ragazzo che ha superato il male anche grazie allo sport. Conti, che attualmente è preparatore atletico nella squadra di calcio Juniores nazionale della Pro Sesto e insegna educazione fisica in una scuola di Sesto San Giovanni, è stato il primo a introdurre il kettlebell nella sua regione e oggi, a dieci anni dalla fondazione della sua società, la Umbria Ktc, può dire di aver raggiunto gli obiettivi sportivi prefissati, visti i numerosi titoli conquistati da lui e dagli atleti del suo club. Ma la sua storia va oltre lo sport, soprattutto se si guarda a cosa possa rappresentare il kettlebell a livello concettuale: una sorta di incrocio tra atletica leggera, sollevamento pesi e arti marziali, in cui l’atleta è solo su una pedana e deve sollevare più volte possibile e con diverse tecniche una palla di ferro chiamata ghiria.

DONAZIONI E LIBRO - Grazie al tour di presentazione del libro, con venti tappe complessive, nel 2019 Conti ha potuto donare in beneficenza la somma di 5.670 euro, attraverso quattro raccolte fondi. A beneficiarne sono state la Onlus Heal nell’ospedale Bambino Gesù di Roma, la Onlus Associazione Umbra Lotta Contro il Cancro, la Onlus Cuore e Mani Aperte Verso Chi soffre (Lecce), la Onlus LinfoAmici di Roma. Il kettlebell è nato in Russia e si è sviluppato poi in Ucraina. In Italia è stato introdotto nel 2000 dal maestro Oleh Ilika, oggi presidente della Fiks (Federazione Italiana Kettlebell Sport). E alla diffusione dello sport ha contribuito anche il libro di Conti “Life Strong – Dal cancro al Master Sport” (edizioni Calzetti-Mariucci), con la prefazione curata dal giornalista Massimo Colonna. Venti tappe in giro per l’Italia per presentare il testo, con il ricavato devoluto interamente a Onlus operanti nei reparti di Oncologia di diversi ospedali italiani (tra cui quelli di Terni, Lecce e Bambino Gesù di Roma). Libro che nel 2020 verrà presentato anche all’estero, grazie alla traduzione in inglese curata da Alex Cavatton.

RISULTATI – Nel 2020 la Umbria Ktc festeggerà dunque il decennale dalla sua nascita. E intanto il club si gode i risultati dei suoi atleti. Conti, che ad oggi ha svolto 50 gare ufficiali di cui 8 in nazionale, vanta due titoli italiani nella maratona e uno nelle gare classiche, oltre al titolo europeo in Ucraina nel 2019 e il secondo posto assoluto ai Mondiali 2017 in Danimarca; Jlenia Mariani, prima allieva di Conti tanto da diventarne braccio destro nella Umbria Ktc, anche lei Master Sport, ha vinto tre titoli italiani e partecipato nel 2018 ai Mondiali, diventando una delle più forti sul panorama italiano a livello femminile; Paolo Gagliardi, classe 2000, che ha cominciato a 13 anni e ha già vinto tre titoli italiani e uno europeo Under 18 diventando più che una promessa; Gianluca Bernardini, uno dei veterani della squadra con oltre 20 gare all'attivo e due podi in gare internazionali nella specialità delle maratone; Marina Uffreduzzi, anche lei veterana, che ha partecipato alle gare sin dal primo giorno, arrivando a gareggiare da poco in serie B (16 kg); Cecilia Badoglio, la più giovane e anche l'ultima arrivata in ordine temporale nel team agonistico.


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