Emozioni e festa per la riapertura dei circoli di Roma e nel Lazio

Un'ordinanza del Presidente Zingaretti ha concesso alle strutture della regione di anticipare di una settimana rispetto a quelle di tutta Italia grazie all'ottima situazione sanitaria. Attività solo all'aperto, tennis solo singoli
Emozioni e festa per la riapertura dei circoli di Roma e nel Lazio
Pasquale Di Santillo
4 min

ROMA - Hanno resistito per quasi due mesi, disciplinatamente, più o meno tutti, alle restrizioni alle libertà personali che hanno coinvolto la vita di ognuno di noi a trecentosessanta gradi, causa emergenza Coronavirus. Hanno aspettato scrupolosamente che tutti i decreti facessero il loro corso e che il tempo scandisse gli ultimi giorni di lockdown cercando di continuare a mantenersi allenati in tutte le maniere, lecite o meno. A casa, in balcone, seguendo le lezioni via chat, skype, zoom e tutte le piattaforme universali in grado di veicolare la cultura del benessere. Sempre che non si faccia parte di quella coraggiosa schiera di runners che per settimane hanno sfidato le ire degli integralisti dell’#iorestoacasa, fino al via libera di due settimane fa.

Ma le emozioni di lunedì e in parte di oggi (martedì) sono spiegabili solo con la grande voglia di riappropriarsi del proprio tempo, dei propri spazi, di quella casa delle passioni più viscerali (insieme agli stadi, ma dal versante del praticante vero) che sono le palestre i circoli, quei luoghi di aggregazione e di liberazione dallo stress quotidiano, preclusi come tutti gli altri in questi mesi. File di macchine strombazzanti all’ingresso di Villa York, gente felice, altre in lacrime, stesse scene in tutti gli altri circoli romani che in deroga rispetto all’ultimo dpcm del Governo hanno potuto aprire le porte ai soci grazie ad un’ordinanza della Regione Lazio. Ordinanza figlia della sensibilità di chi ha recepito la necessità di ricominciare a vivere anche con e per lo sport, cioè il delegato allo sport della Regione, Roberto Tavani insieme al Presidente del Coni Regionale Riccardo Viola, capaci di convincere il Presidente Zingaretti a immaginare una sorta di preparazione, di “allenamento” alla ripresa effettiva di tutti i circoli d’Italia (prevista comunque per il 25 maggio). Questo anche in virtù di una situazione sanitaria molto più tranquilla e serena rispetto ad altre regioni.

E così nel Lazio da lunedì scorso si può fare sport anche nei circoli ma solo e rigorosamente all’aperto e con il corretto distanziamento sociale, si può giocare a tennis, anche se solo singolo e muniti dei dispositivi di sicurezza. Insomma, si può ricominciare a respirare quell’aria unica che sa di libertà e benessere. Peraltro una sorta di preparazione formativa per tutti gli istruttori che stanno prendendo confidenza in maniera pratica, operativa, con la realtà che torneranno a vivere, anche se completamente modificata dalla prossima settimana.

Una consapevolezza collettiva che ci auguriamo possa essere la base per il riconoscimento definitivo del fitness, del movimento eseguito sulla base di conoscenze precise, non solo come prevenzione sanitaria come dimostrato da numerosi studi, ma anche come parte integrante di una filosofia di vita, di una cultura sportiva finalmente diversa, anche se suonerebbe un po’ paradossale riuscirci a causa (o grazie) al coronavirus.

Il passo successivo saranno i centri estivi, un altro di quei mondi che gira intorno alla vita dei circoli e quella della maggior parte delle famiglie. «La bella notizia - annuncia la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in una diretta Facebook - è che i centri estivi potranno aprire il 15 giugno, anche se in realtà il Dpcm prevede la possibilità da parte delle Regioni eventualmente di anticipare o posticipare, a seconda della situazione dello stato epidemiologico del territorio regionale. Questa apertura potrà essere fatta eventualmente anche con ulteriori specificazioni di regole e protocolli a livello regionale».

In realtà come spiega anche il Presidente della regione Emilia Romagna Bonaccini, molte regioni stanno aspettando la guida per centri estivi per bambini da 0-3 anni, per una plausibile apertura per l’8 giugno.

Dopo tanta clausura e immobilità, lasciate che questi ragazzini che hanno vissuto questo incubo liberino le loro energie e tornino finalmente a divertirsi con i loro coetanei.


© RIPRODUZIONE RISERVATA