Discesa del Danubio 2020

Oggi al via l’impresa. La Discesa del Danubio a remi con equipaggi misti internazionali e atleti del Pararowing. Con il fondamentale appoggio della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale.
Discesa del Danubio 2020
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ROMA - Sarà che il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, è un ex agonista, sarà che ha una vera e propria passione per lo sport remiero, sarà soprattutto perché l’impresa risponde pienamente ai valori che la Fondazione vuole contribuire a diffondere anche attraverso lo Sport – sostenendo e incentivando la realizzazione di iniziative di natura sociale fondate su solidarietà, mutualità, inclusione e promozione sociale di gruppi svantaggiati –, sarà per tutto questo che la Fondazione sostiene con convinzione anche quest’anno l’impresa ritentata da Riccardo Dezi e Giulia Benigni con i loro equipaggi misti, internazionali ed inclusivi: la Discesa del Danubio a remi, per i circa duecento chilometri che separano Linz da Vienna.

Prende quindi il via oggi, con gli auguri della Polizia austriaca, da Linz, l’impresa, già affrontata con successo nel 2019 su un diverso segmento del grande fiume. Un successo che ha spinto Dezi e Benigni, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, affiliato alla FIC-Federazione Italiana Canottaggio, a tentare di nuovo la Discesa del Danubio a remi, con un gruppo INCLUSIVO ed INTERNAZIONALE che prevede, accanto ad una compagine dei Master del Circolo, anche atleti diversamente abili, italiani e austriaci, per la maggior parte non vedenti o ipovedenti: 4 equipaggi da 8 con timoniere, seguiti in tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello Staff con 2 motoscafi d’appoggio. Ciascun equipaggio che prenderà parte alla regata sarà composto per il 25% dei vogatori da atleti portatori di disabilità del PARAROWING.

Una regata di questo tipo non si improvvisa. Fondamentale la professionalità e l’esperienza dei due allenatori, tecnici di Canottaggio di IV livello Europeo, che d’altronde svolgono regolarmente attività remiera sia con atleti diversamente abili che normodotati. Dezi è Direttore Tecnico del settore Pararowing del Circolo Canottieri Aniene e allenatore dell’equipaggio societario PR3 vincitore della medaglia di bronzo ai Campionato Mondiali del 2017 a Sarasota composto da Paola Protopapa, Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino e Luca Agoletto. Inoltre per la Asd CC 3 Ponti sono impegnati nella attività agonistica due atleti del Pararowing: Marco Carapacchio e Daniela De Blasis.  Scopo del Pararowing è quello di arrivare a migliorare tramite l’attività sportiva la stessa qualità di vita degli atleti e delle loro famiglie. Lo stesso obiettivo della presidenza Abbagnale della FIC, che ha cercato di allargare sempre di più il numero di praticanti: un “canottaggio integrato” che facesse conoscere le potenzialita? dello sport remiero come disciplina in grado di incidere positivamente non solo sulla vita delle persone diversamente abili, ma anche su quella degli atleti che assieme a loro si allenano.

Cinque le tappe per un totale di circa duecento chilometri.

Oggi, Martedi 28 luglio, da Linz, prende il via ufficialmente la regata, con la prima tappa di 55 km, che terminerà a Grein, dove gli equipaggi sono attesi a terra addirittura dal Principe di Grein per la visita privata al Castello, sulla rocca che domina ad ovest la città, edificato tra il 1488 e il 1493!

Mercoledì 29 luglio gli atleti percorreranno a remi i 45 km che li separano da Melk. Giovedì 30 luglio la terza tappa, di soli 25 km, che si fermerà a Durnstein. Venerdì 31, partiti da Durnstein, gli equipaggi raggiungeranno la città di Tulln a 45 km di distanza. La mattina di sabato 1° agosto il gruppo si imbarcherà per affrontare l’ultima tappa, 30 km fino a Vienna.

Qualche nome; l’equipaggio del Pararowing e dei loro accompagnatori

 

  1. Luca Agoletto
  2. Richard Sellinger
  3. David Erkinger
  4. Marco Carapacchio
  5. Claudia Rauch
  6. Paola Pomponi
  7. Giusy Nuzzo
  8. Daniele Stefanoni
  9. Florian Kremslehner

L’impresa si concluderà presso il Donauhort Ruderverein, circolo degli atleti austriaci che partecipano alla regata. Sarà una festa, che ci auguriamo celebrerà il successo dell’impresa, il sollievo dalla fatica e le grandi soddisfazioni che il canottaggio, ma tutto lo sport quando si pone ben più importanti traguardi, regala. Superare insieme gli ostacoli fisici e psicologici, per regalarsi e regalare le emozioni che il canottaggio può dare; insegnare ed imparare, attraverso il lavoro di squadra, ad accogliere la diversità e a condividere pienamente le difficoltà: un assieme che va ben oltre la sincronia del gesto atletico.

 

 


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