Diffondere i valori positivi dello sport

Acea Camp è uno dei progetti più importanti presenti sul territorio romano dedicato a giovani e scuola
Diffondere i valori positivi dello sport
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ROMA - Acea Camp è un camp multisportivo, nato nel 2015 da un’idea di Carlton Myers, rivolto a bambini e ragazzi della città di Roma di età compresa tra i 6 ed i 16 anni. In 5 anni, grazie al successo raggiunto, Acea Camp rientra a pieno titolo fra le iniziative sportive più importanti presenti sul territorio della Capitale dedicate alla scuola e ai giovani e ha coinvolto gradualmente tutti i municipi della città, portando al Parco del Foro Italico oltre 8.000 bambini a un costo sostenibile per le famiglie e agevolando quelle con maggiori difficoltà economiche. Acea Camp, grazie al contributo di Acea Spa, al patrocinio del Coni e del Comune di Roma, al supporto di Crai e di Kinder + Sport, in questi anni ha promosso il valore sociale ed educativo dello sport. A partire dal 2018 Acea Camp ha aperto una seconda sede a Roma Sud, presso il centro sportivo Tor Pagnotta, aumentando così la ricettività e la possibilità di coinvolgere più famiglie nell’iniziativa. 

CARLTON MYERS - Founder

Acea Camp dal 2015 è un evento sportivo atteso per i bambini della Capitale, da cosa nasce questo progetto? "Sin dall’inizio il nostro unico e solo obiettivo è stato, ed è tutt’ora, quello di diffondere i valori positivi dello sport tra le giovani generazioni, coinvolgendo famiglie di ogni estrazione sociale e promuovendo discipline sportive, da quelle più praticate a quelle meno note". Acea Camp non si è mai fermato e anche quest’anno è riuscito a essere un servizio importante per le famiglie, cosa vi ha spinto a proseguire? "Abbiamo sentito il desiderio e la necessità, nonostante tutto, di andare avanti con la stessa attenzione e premura nei riguardi dei piccoli giovani “atleti” che ci ha caratterizzato in questi ultimi cinque anni. Abbiamo garantito così la continuità dando un forte segnale di speranza e ottimismo".

MICHAELA CASTELLI  - Presidente di Acea

"Siamo giunti alla sesta edizione di un progetto che in questi anni ha saputo promuovere i valori dello sport, della socialità e dell’integrazione – ha dichiarato Michaela Castelli, Presidente di Acea -. Sono solo sei anni ma Acea Camp per molti ragazzi – e per i loro genitori – è già una tradizione e un punto di riferimento, diventato ancora più importante in quest’anno di emergenza sanitaria. Il Gruppo Acea, inoltre, sostiene questa iniziativa con l’obiettivo di dare un aiuto concreto alle famiglie, soprattutto a quelle maggiormente in difficoltà, offrendo ai ragazzi la possibilità di stare insieme, confrontarsi e divertirsi".

MARGHERITA RAMI - Coordinatrice Generale Acea Camp

Acea Camp è riconosciuto come un evento sportivo dove inclusione e integrazione sono concretamente possibili, come siete arrivati a questo risultato? "Abbiamo sempre incoraggiato e promosso la partecipazione di ragazzi e ragazze con disabilità nella consapevolezza che lo sport sia uno dei mezzi principali per favorirne la crescita e l’integrazione. A fronte delle numerose richieste e dei feedback positivi ricevuti, abbiamo esteso i posti riservati ai bambini con disabilità. A oggi possiamo offrire, in entrambi le sedi, la presenza di educatori professionisti che garantiscono il rapporto 1 a 1 sostenendo i bambini con disabilità in tutte le attività sportive del Camp che possono così essere svolte insieme ad altri partecipanti. Inoltre abbiamo sempre avuto una concreta attenzione verso le famiglie con un disagio socio-economico e verso ragazzi e ragazze che vivono all’intero di case-famiglia". Quali sono stati i punti forti dell’organizzazione di Acea Camp in questi anni? "Abbiamo sempre cercato di mantenere un profilo professionale di qualità, ascoltando le esigenze delle famiglie dei partecipanti, cercando di modulare le nostre proposte anche in funzione dei feedback ricevuti. Quest’anno per migliorare l’esperienza dei ragazzi e le comunicazioni con i genitori abbiamo inserito una nuova figura, l’Assistent Desk pronto a risolvere eventuali criticità e rendere più veloce ed efficiente la comunicazione con le famiglie".

GIULIANO D’AMBROSIO - General Camp Manager Acea Camp

Acea Camp è diventato, dopo cinque anni, un appuntamento di riferimento. Cosa ha contraddistinto l’edizione 2020? "Si è svolta dal 29 giugno al 7 agosto presso la sede del Foro Italico e di Tor Pagnotta e ha coinvolto circa 1.300 bambini dai 6 ai 16 anni. Dopo 5 anni abbiamo rimodulato la nostra proposta sportiva e organizzativa proponendo un nuova edizione di Acea Camp che ha consentito un partecipazione in completa sicurezza. L’offerta sportiva multidisciplinare è stata curata da istruttori federali in un contesto di qualità con la sicurezza di un’organizzazione professionale e il presidio medico sempre presente". In cosa consiste la nuova proposta sportiva? "Abbiamo inserito delle nuove discipline di sport individuale come tiro con l’arco, tennis da tavolo e freccette per poter garantire il distanziamento tra i partecipanti insieme al loro divertimento. A supporto di quelle sportive i bambini sono stati coinvolti anche in attività ludico-ricreative come l’arte, il teatro e la lettura".


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