La Federazione cronometristi festeggia i suoi 100 anni al Coni

Malagò: "Cronos indispensabili, la Ficr è un valore aggiunto per il nostro modello sportivo"
La Federazione cronometristi festeggia i suoi 100 anni al Coni© LAPRESSE
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Sono stati festeggiati al Salone d’Onore del Coni i 100 anni della Federazione italiana cronometristi-Ficr, fondata il 6 novembre del 1921 a Milano. “Non poteva esserci location migliore per questa festa - ha dichiarato il presidente della Ficr, Antonio Rondinone, nel saluto introduttivo davanti al padrone di casa Giovanni Malagò e al presidente e a.d. di Sport e Salute Vito Cozzoli - considerato che siamo tra le più antiche delle federazioni Coni e da sempre siamo al servizio dello Sport e questo termine “servizio” rappresenta per noi un onore”. “Siamo una federazione traversale – ha aggiunto Rondinone -, operiamo con la presunzione di essere fondamentali per lo sport italiano, ma anche con l'umiltà. Lavoriamo con passione e cuore sui campi di gara. Siamo un patrimonio di risorse umane e di apparecchiature e ci impegneremo tutti assieme affinché questo patrimonio non vada disperso” . Una Federazione, quella dei cronometristi che, come sottolineato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, “rappresenta un grande valore aggiunto per il Coni e lo sport nazionale. Infatti nel mondo siamo 206 comitati olimpici. E non tutti hanno all’interno una federazione cronometristi. Anzi sono poche. Guardate se esistono sport dove non è indispensabile il ruolo dei cronometristi. Ogni secondo può cambiare la vita di un atleta e la storia di una disciplina. Ai Giochi di Pechino 2008 Josefa Idem per 3 millesimi di secondo perse la medaglia d’oro”. “La Ficr – ha concluso Malagò - è al servizio dello sport italiano e in linea con i nostri ideali e la nostra mission. E ringrazio chi mi ha preceduto per l’intuizione di coinvolgere la Ficr”.

Per il presidente e a.d. di Sport e Salute, Vito Cozzoli, “Questo volta il record lo avere fatto voi con questi 100 anni. Dovete essere orgogliosi di questo traguardo e centenario. Quello di oggi è un punto di arrivo ma anche un punto di ripartenza per il futuro. La Ficr interpreta correttamente lo sport: intuizione, passione, rigore, etica. Avete un grande merito, quello di rendere memorabili le imprese degli sportivi”. Nel corso della cerimonia sono intervenuti con un messaggio anche il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e il presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico), Luca Pancalli. “Emblematico festeggiare 100 anni per una federazione che calcola il tempo fino al millesimo di secondo, quello che fa la differenza. E da atleta lo so bene. La precisione di un cronometrista è pari al gesto di un campione di schivare un colpo. Auspico che la Ficr non perda mai il suo spirito”, è il messaggio del sottosegretario Vezzali. “Ringrazio la Ficr per tutto quello che ha svolto anche nei confronti del mondo paralimpico, cento anni di tempo trascorso attraverso la sua misurazione”, è il messaggio di Luca Pancalli in un video-saluto.

Il vicepresidente della Ficr Giorgio Chinellato ha presentato nell'occasione il Libro che racconta i 100 ani di storia della Ficr, realizzato anche con il contributo degli addetti stampa delle 105 associazioni Ficr e “proprio per questo, ha sottolineato Chinellato - non è il Libro della Federazione che ha sede a Roma ma il libro della nostra Federazione che sta sul territorio”. Chinellato ha anche presentato il calendario 2022 realizzato con le foto scattate dai cronos sui campi di gara. Spazio infine alle apparecchiature antiche e moderne custodite dal Museo del Tempo della Federcronometristi, con un corner espositivo di alcuni apparecchi realizzato all'interno del Salone d'Onore del Coni e l'illustrazione delle loro caratteristiche e curiosità storiche curata dal consigliere federale con delega alla comunicazione Alberto Biagino. Altre curiosità sulla storia del cronometraggio sono state fornite dall'intervento di Carlo Cavicchi, giornalista e scrittore esperto di motori.


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