Sport, disabilità e inclusione: il programma Erasmus porta il "Plinio” di Roma in Europa

Studenti provenienti da diversi Paesi europei si sono confrontati con gli alunni dello storico liceo capitolino in un'intensa settimana di lavori sui temi della diversa abilità e dell'inclusione oltre che sul concetto di “Nations and Nationalisms Compared”. Le testimonianze della campionessa plurimedagliata di canottaggio Gabriella Bascelli (Presidente Fondazione Lazio) e del coach di basket in carrozzina Moreno Paggi (Polisportiva Lazio)
Sport, disabilità e inclusione: il programma Erasmus porta il "Plinio” di Roma in Europa
di Tullio Calzone
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Lo sport come strumento di inclusione e di integrazione è stato il tema centrale dell’evento che si è svolto al Liceo Scientifico “Plinio Seniore” di Roma a conclusione di un programma itinerante dell’Unione Europea molto più ampio e dettagliato che ha affrontato vari aspetti e discipline del vivere civile in sei intense giornate dal 14 al 19 novembre. Organizzato nell’ambito di Erasmus Plus e dedicato al dibattito di grande attualità in questo momento non solo in Italia, ma in Europa, su “Nations and Nationalisms Compared”, il progetto KA2, coordinato dal Markgraefler Gymnasium Muellheim (Germania), ha come ulteriori partner Östra Reals Gymnasium di Stoccolma, Gépészeti SZC Öveges József Szakgimnáziuma és Szakközépiskolája di Budapest, Lycée Européen Villers-Cotterêts (Francia). La tappa di Roma ha visto ospiti 8 docenti e 23 studenti alloggiati presso alunni dello storico liceo di Via Montebello. Le tappe precedenti si sono svolte in Svezia e Ungheria, le prossime saranno in Francia e Germania in primavera tutte finalizzate alle “contaminazioni” culturali e civili in un contenitore europeo aggregante e amplificatore delle diversità nell'unità. 

DISABILITA’ E INCLUSIONE - Fulcro della sessione capitolina è stata la disabilità nell’attività sportiva, come momento di miglioramento della qualità della vita e della socialità non solo dei diversamente abili. Ad alimentare la discussione due atleti che sono storie sportive e umane tutte da raccontare non solo per l’incredibile passione e la positività che iniettano in tutto quello che continuano a fare: la campionessa di canottaggio Gabriella Bascelli, con diverse partecipazioni e vittorie a mondiali, europei e Olimpiadi alle spalle; e l'ex cestista di basket in carrozzina Moreno Paggi attualmente presidente e coach della Lazio basket in carrozzina. Ai lavori conclusivi della settimana romana hanno partecipato anche la professoressa Francesca Ortenzi (Dirigente scolastico del Liceo Plinio) nonché i responsabili del progetto Erasmus, i professori Stefano Capocaccia, Domenico Gaeta e Marina Fattapposta, coadiuvati dal Coordinatore del Dipartimento di Scienze Motorie, il professor Marcello Catalano. 

LA TENACIA DI GABRIELLA E MORENO - Nata a Johannesburg, in Sudafrica, nel 1982, da madre sudafricana e padre abruzzese, la Bascelli dal 2021 è presidente della ONLUS Fondazione S.S. Lazio 1900, ideata per promuovere attraverso iniziative sportive e culturali messaggi rivolti al rispetto della persona e dell'ambiente, oltre al welfare di comunità con diffusione di attività di interesse sociale e con finalità educative. «Lo sport è uno strumento di formidabile inclusione o, meglio ancora, di integrazione a partire proprio dall’impiego in gara di atleti normodotati e diversamente abili» ha sottolineato nell’Aula Magna del Plinio l’ex atleta olimpionica nel suo perfetto inglese che le ha consentito di comunicare con la curiosissima platea internazionale. La Bascelli - protagonista per lunghi anni del Circolo Canottieri Lazio con cui ha vinto 23 titoli Italiani, un oro, due argenti e un bronzo mondiale fra le categorie juniores, Under 23 e Assoluti - è stata protagonista di un’incredibile esperienza che l’ha portata dal coma (dopo un incidente stradale che l’aveva costretta momentaneamente sulla sedia a rotelle) alla partecipazione alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 dopo quelle di quattro anni prima ad Atene. Numerose le domande rivolte a Moreno Paggi soprattutto sulle regole d'ingaggio delle molteplici discipline della Polisportiva Lazio. «Proprio la possibilità di far stare insieme atleti normodotati e diversamente abili rende la nostra attività più importante e significativa. Io ho messo dentro questo impegno la mia esperienza. A 19 anni, ho avuto, anzi ho subito, un incidente stradale e quando mi sono ripreso ho dovuto constatare che non avevo più l’uso delle gambe. Tuttavia io facevo sport e il Dj in discoteca e non ho voluto rinunciare a queste mie passioni. Ancora oggi quando scendiamo in campo per giocare e ascolto la musica, mi viene voglia di ballare. Lo sport aiuta a cogliere le incredibili opportunità che offre comunque la vita», ha detto Moreno, papà da pochi mesi di una bimbetta, ai ragazzi che hanno potuto cogliere il messaggio complice la traduzione simultanea in inglese del professor Capocaccia.  

ALTRI EVENTI - Gli studenti ospiti e una larga rappresentanza di alunni dello stesso “Plinio” hanno avuto modo di cimentarsi, presso lo Stadio delle Terme di Caracalla, in un intenso programma sportivo con un chiaro obiettivo integrativo. In precedenza la comitiva era stata in visita istituzionale presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito e ospite della Comunità di SantEgidio di Paolo Impagliazzo, presso San Bartolomeo all’Isola Tiberina, dove i ragazzi hanno potuto conoscere la storia dei Santi Martiri del XX secolo, testimonianza dell’orrore che genera l’odio politico che può essere ingigantito dal nazionalismo e dalla presunzione di supremazie etniche.


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