A Tortona il Gruppo Gavio fa sul serio, a più di un anno dall’inizio dei lavori la Cittadella della Sport progettata da un paio d’anni, prende ormai corpo. Ne ha parlato Lunedì 5 a Roma l’ad del Derthona Basket nonché responsabile della realizzazione del progetto, Ferencz Bartocci, mostrandone anche il video dei lavori in corso, durante l’incontro tenuto presso la sede del Corriere dello Sport, l’Anteprima Forum “Fin qui la passione. E adesso da dove ricominciamo?” organizzato in collaborazione con la Sport Leaders di Mimmo Mazzella.
Circa 41 milioni di euro d’investimento per una struttura dotata anche di diversi punti di ristoro e servizi che, oltre ad essere la futura casa del Derthona Basket, potrà diventare centro di attrazione per l’intero settore dell’Entertainment, ovvero sport, cultura e spettacoli vari, come ormai vuole la narrativa di tutte le “venue” nel mondo.
Un progetto voluto fortemente dalla famiglia Gavio, che sarà pronto probabilmente per fine 2023, ma che avrà anche un puntuale piano economico-finanziario che farà da quadro di riferimento delle diverse attività, infatti
“La volontà della società è quella di rientrare dalle spese sostenute e l’idea è quella di raggiungere il pareggio di bilancio in 20 anni".
Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto polifunzionale sia tecnologico che multimediale
“All’interno della Cittadella dello Sport ci sarà un’arena, che sarà la casa delle nostre due squadre, Derthona Basket maschile e femminile e ospiterà altri eventi sia sportivi che culturali. Quindi tutte le discipline sportive indoor, ad eccezione della pallamano, ed altre tipologie di eventi, nazionali ed internazionali, stiamo lavorando per entrare in diversi circuiti"
Non solo eventi per il pubblico
“All’interno dell’impianto saranno presenti delle strutture riabilitative, attraverso le quali si cercherà di creare una sinergia con le realtà locali e il territorio. Oltre a ciò, ci saranno degli spazi dedicati alle altre realtà aziendali interessate ad ospitare i propri eventi privati. In ultimo, sarà prevista la costruzione di un punto di ristoro aperto tutto il giorno. Lo scopo è quello di creare un impianto vivibile quotidianamente e la quotidianità sarà la chiave per creare un feeling tra città e squadra"
Sono poche le società sportive che hanno le risorse finanziarie del Gruppo Gavio, ma ci chiediamo se questi progetti siano scalabili per realtà di provincia con dimensioni più piccole.
“Certo che possono esserlo. Credo che la componente principale sia la funzionalità dell’impianto rispetto al territorio. Quindi, studiando delle potenziali sinergie con le aziende locali, l’arena potrebbe rappresentare un plus per il territorio stesso. Finalizzare la costruzione di una struttura al solo evento sportivo sarebbe sinonimo di investimento sbagliato”.