Kickboxing, Valdinocci campione del mondo per la terza volta

L’atleta pesarese, a Ville Pinte di Parigi, ha superato il francese Quentin Honorè
Kickboxing, Valdinocci campione del mondo per la terza volta
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Nuova spettacolare vittoria del pluricampione mondiale di kickboxing k1 Jordan Valdinocci. L’atleta pesarese, a Ville Pinte di Parigi, nell’ambito dell’evento sportivo in mondovisione Kona Fight, ha affrontato il francese Quentin Honorè, campione intercontinentale ISKA, per la prima difesa del titolo mondiale ISKA strappato dallo stesso Valdinocci, nel marzo 2023, al francese Jamal Wahib. Una prestazione, quella di Valdinocci, di elevato livello tecnico e strategico: dopo solo un minuto e venti secondi dall’inizio del primo round, l’atleta pesarese, salito sul ring accompagnato da un tifo completamente avverso, ha inflitto un pesante K.O. al suo avversario, attingendolo con un potente calcio alla gamba destra (tecnicamente “low kick”), gettandolo al tappeto, nell’impossibilita? di proseguire l’incontro.

L’impresa, che ha consentito a Jordan di conquistare il suo terzo titolo mondiale, non è stata semplice, come invece, la rapidità con la quale ha conseguito la vittoria, potrebbe far pensare. Infatti, al di là dell’indiscusso valore del suo avversario, Valdinocci nelle settimane precedenti, a causa del breve preavviso con il quale gli era giunta la sfida per la difesa del titolo, ha dovuto sottoporsi a un durissimo allenamento intensivo, per di più effettuato in parte nella Repubblica Dominicana, dove stava tenendo una serie di stages e in parte in Italia, con tutte le derivanti difficoltà. La situazione è stata ulteriormente complicata dalla necessità di seguire una ferrea e accelerata dieta, per riuscire a rientrare nella categoria di peso prevista per la gara (67 kg), nonché dai postumi di un infortunio al ginocchio, costato la rottura del menisco. Ciò nonostante, Valdinocci ha saputo superare ogni criticità,, conseguendo l’importante vittoria, anche grazie all’assistenza tecnica dell’atleta francese Roman Curcier (con il quale ha iniziato la preparazione nella Repubblica Dominicana) e dall’atleta e allenatore fanese Fabio Rotunno, entrambi all’angolo. A godersi l’incontro era presente anche il para-atleta di boxe Lorenzo Spadafora, appositamente giunto dall’Italia per sostenere il suo amico ed allenatore.

La gioia di Valdinocci

Sull’evento interviene lo stesso Valdinocci: “Una vittoria, quella del 16 febbraio a Parigi, che oltre a un elevato peso specifico per quanto riguarda l’aspetto sportivo/agonistico, ha per me una notevole valenza a livello intimo e personale. Il successo, infatti, è inutile dopo un periodo molto complicato, segnato dal KO subito a Monaco di Baviera, combattendo in una categoria differente da quella per me usuale e più consona, dopo aver chiaramente prevalso in tutte le riprese e a causa di un colpo messo a segno dal mio pure validissimo avversario. E' stata una battuta d’arresto inaspettata è difficile da metabolizzare, anche perché all’epoca provenivo da quattro anni di ininterrotte vittorie. Con la determinazione derivante anche dal forte senso di responsabilità che nutro nei confronti delle tante persone che mi seguono, sono riuscito a superare in breve tempo difficoltà fisiche e psicologiche e a ottenere la mia rivincita sul ring. E' stato un modo per dimostrare a tutti i miei sostenitori, per i quali sono un riferimento, che non bisogna mai arrendersi di fronte agli ostacoli che la vita pone lungo il nostro cammino, ma piuttosto occorre reagire con forza e impegnarsi al massimo per superarli. I risultati, poi, arrivano da soli”.

Per il prossimo periodo si prospetta un po’ di riposo per il campione pesarese, per consentirgli di riprendersi dalle sue fatiche agonistiche e di godersi il titolo mondiale, che ha mantenuto a Pesaro (fra l’altro nello stessa data, il 16 febbraio, in cui ricade il compleanno di un altro grande campione marchigiano, ovvero Valentino Rossi). Solo pochi giorni però, visto che oltre ai suoi impegni di Head Coach dell’associazione sportiva Fight House di Pesaro, dal primo marzo p.v. Jordan inizierà a seguire quale formatore, il progetto “Corso di autodifesa per operatori della Polizia e dell’Esercito”, organizzato dal sindacato di Polizia SIULP, riservato agli appartenenti alla Polizia di Stato ed ai militari del XXIII Reggimento Pavia di Pesaro.


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