Coni, inaugurato il palazzetto polifunzionale. Malagò esulta: "Un impianto da sogno"

La struttura sorge nell'area dell'ex Galoppatoio: "Momenti come questo ci ricompensano del lavoro svolto"
Coni, inaugurato il palazzetto polifunzionale. Malagò esulta: "Un impianto da sogno"
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Il Coni ha presentato un nuovo palazzetto polifunzionale, che sarà a disposizione dello sport italiano. Realizzato nell’area dell’ex galoppatoio, potrà ospitare differenti discipline sportive come badminton e parabadminton, pallacanestro, basket 3x3, basket in carrozzina, pallavolo e sitting volley (con pavimentazione removibile), ginnastica (artistica, ritmica, trampolino elastico, acrobatica e aerobica), calcio a 5, handball, sport rotellistici (pattinaggio artistico e hockey pista), pugilato e discipline come judo lotta karate e arti marziali e con una parete dedicata all’arrampicata sportiva in allestimento all’esterno. La struttura è stata presentata al Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti', all'Acqua Acetosa, dal Presidente del Coni Giovanni Malagò, dal Segretario Generale, Carlo Mornati, dal Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi.

Malagò: "Momenti come questo ci ricompensano del lavoro svolto"

“Siamo molto contenti, molto felici. Non dico che viviamo per questo, ma è uno di quei momenti che ci ricompensano del lavoro”, ha dichiarato Malagò. “La nascita di un impianto consente di viaggiare con la testa, fantasticare, sognare. È impossibile fare sport a tutti i livelli se non c’è una casa. E simbolicamente è molto importante che questa casa sia nel Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti. È una storia travagliata, tipicamente italiana. Questa struttura è stata immaginata e pensata da Coni Servizi, poi l’interregno di Sport e Salute, nel frattempo ci sono stati Covid e guerra, i costi sono aumentati, i budget rivisti. Non voglio fare davvero alcuna polemica, ma questo palazzetto è stato terreno di uno scontro formidabile tra me e il governo precedente: ringrazio il ministro Abodi, inizialmente non mi seguiva su questo argomento, ma quando è troppo è troppo. Al mondo dello sport sono stati riservati appena 700 milioni dei fondi dei 209 miliardi previsti per l’Italia dal PNRR, peraltro distribuiti in modo scellerato: moltissimi degli impianti in costruzione sono in grande difficoltà perché i fondi non sono sufficienti. Il colmo, poi, è non aver dato neanche un centesimo al CONI, che rappresenta lo Stato Italiano, un ente no profit che sta costruendo un palazzetto come questo. Una cosa scientifica, cattiva, sbagliata. Un’assurdità”.


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