WEmbrace Games: De Rossi, Materazzi e Rosolino, insieme a Bebe Vio, illuminano lo Stadio dei Marmi

Grande successo a Roma per la tredicesima edizione della serata di giochi e sfide spettacolari all’insegna dell’inclusione
WEmbrace Games: De Rossi, Materazzi e Rosolino, insieme a Bebe Vio, illuminano lo Stadio dei Marmi© Bizzi Team
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Il giovedì sera di Roma ha “preso il volo” con l’energia vibrante della tredicesima edizione dei WEmbrace Games, l’iniziativa benefica firmata dall’Associazione art4sport e dalla sua ispiratrice, Beatrice “Bebe” Vio Grandis. Tra le maestose architetture dello Stadio dei Marmi, il pubblico si è lasciato trasportare da sfide cariche di adrenalina, il tutto all’insegna di un’atmosfera inclusiva volta a unire e a far sognare tutti insieme, oltre ogni barriera. L’appuntamento di quest’anno, intitolato Space Games Edition, ha preso vita grazie all’entusiasmo di tutti i suoi partecipanti, al racconto di due volti storici della kermesse e di Radio Deejay, Giorgio Maria Daviddi e Furio Corsetti del Trio Medusa, e al lavoro degli inviati sul campo Damiano Paolacci e Umberto Muscetta, meglio conosciuti in radio come Umberto e Damiano.

L’evento ha avuto numerosi ospiti d’eccezione

Per il mondo dello spettacolo hanno partecipato Paola Cortellesi (attrice, regista e sceneggiatrice), Rudy Zerbi (conduttore, discografico e produttore), Violante Placido (attrice e cantante), Sarah Felberbaum (attrice e conduttrice televisiva), Amanda Campana (attrice), Fellow(cantante) e i 2Men1Kitchen (content creator).

Numerosi anche i protagonisti dello sport, a partire dal calcio, con Daniele De Rossi, Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Luciano Zauri e Stefano Fiore, fino alla scherma, con Daniele Garozzo, al nuoto, con Massimiliano Rosolino, al rugby, con Martín Castrogiovanni, al taekwondo, con Carlo Molfetta, e al sollevamento pesi, con Mirco Scarantino. 

Il programma si è aperto con l’introduzione della serata, attraverso il racconto dei momenti salienti delle scorse edizioni e il lancio del video introduttivo e del tema del 2025. Spazio anche per le figure istituzionali presenti per l’occasione: Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani) e Alessandro Onorato(Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale), protagonista poi anche durante le gare insieme alla figlia.

Lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico

Dopo la cerimonia inaugurale, durante la quale hanno preso la parola anche Bebe Vio Grandis, Teresa Grandis (Presidente dell’Associazione art4sport) e Ruggero Vio, sono scese in campo otto squadre provenienti da tutta Italia, composte da adulti e bambini, con e senza disabilità. I team coinvolti sono stati impegnati in tre giochi, denominati rispettivamente “Space Invaders”, “Assembla e decolla” e “Componi la galassia”. Al termine delle gare, che hanno visto trionfare Intesa Sanpaolo - squadra Bebe Vio Academy Roma,  ringraziamenti e premiazioni per una serata caratterizzata da una raccolta fondi a supporto di art4sport, l’Associazione nata su iniziativa di Bebe Vio Grandis e dei genitori che sostiene e promuove lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto. L’obiettivo dell’Associazione è quello di studiare, realizzare e finanziare le costose protesi e le attrezzature necessarie per la pratica dello sport paralimpico.

Beatrice “Bebe” Vio Grandis, campionessa paralimpica di fioretto: “Quest'anno, i WEmbrace Games sono stati un vero e proprio viaggio “spaziale”. Il titolo dell'edizione appena conclusa, Space Games Edition, è stato infatti scelto come richiamo a un contesto, lo spazio appunto, che non presenta limiti né confini, in linea con il messaggio che il nostro evento ha voluto trasmettere. Nella serata di ieri abbiamo volato in alto, tra le risate e le urla di gioia, che sono state il motore che ci ha spinto e accompagnato in ogni istante. Siamo riusciti nuovamente a dimostrare che superare le barriere è possibile e che giocare tutti insieme è la vera vittoria. Un enorme grazie a chi, ancora una volta, ha partecipato, supportato e creduto in questa iniziativa.”


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