© GIUSEPPE LA SPADA Fuoriclasse dell'ambiente
Lo considero più di un esperimento perché risponde al desiderio di fare qualcosa di nuovo, utile, addirittura necessario: avvicinare il mondo dello sport e quello della tutela ambientale «mettendo in luce le esperienze, i luoghi e le iniziative che uniscono le due dimensioni».
Grazie al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha subito accolto con entusiasmo il nostro invito, offriremo al lettore un’informazione positiva e coinvolgente nella quale lo sport diventa veicolo di sensibilizzazione e rispetto per il Pianeta. Tutte le settimane pubblicheremo pagine ricche di contenuti messi a disposizione dal Ministero, oltre ai quali segnalo l’intervista a un campione o una campionessa, in attività o del passato: lo sportivo di alto livello è spesso modello di riferimento e il suo impegno può trasformarsi in un messaggio credibile, capace di avvicinare il grande pubblico ai valori della sostenibilità. Approfondiremo così il legame con la terra d’origine e di adozione dell’intervistato, abbinandolo al rapporto diretto con la natura.
Penso ad esempio a Roberto Cavallo, ultrarunner e plogger: corre riciclando rifiuti per le strade e nei boschi grazie a una disciplina denominate plogging, e a Bruno Mascarenhas, bronzo olimpico nel canottaggio che rema in allenamento sul Tevere e lo libera da plastiche e altro. Ma anche atleti che possano raccontare i diversi “spazi naturali” collegati alla disciplina praticata: Caterina Banti (vela, la salvaguardia del mare); Giovanni De Gennaro (canoa, i fiumi visti dal kayak); Pasquale Biondo (parapendio, la biodiversità vista “dall’alto”); Luca Dallavalle (orienteering, i boschi in MTB); Alessia Zecchini (apnea, le bellezze del mare e dei fondali).
È d’ispirazione l’operazione che il Mase sviluppò nel corso dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi quando ogni atleta medagliato fu insignito - in collaborazione con il Coni - del ruolo di ambasciatore dell’ambiente, ricevendo l’attestazione a Casa Italia. Il nostro giornale seguì con particolare interesse l’iniziativa e in fondo questo progetto rappresenta la naturale evoluzione. Uno spazio sarà dedicato alla valorizzazione di un’area protetta, marina o terrestre. Il racconto sarà incentrato sulle peculiarità naturalistiche, sulle attività sportive e sul rapporto tra natura e benessere. La pagina potrà essere realizzata in collaborazione con i gestori delle aree, con l’utilizzo di immagini da loro concesse.
Lo scrittore americano Ron Hubbard spiegò che «una persona è l’effetto dell’ambiente che lo circonda oppure è capace di avere effetto sull’ambiente che lo circonda». In questa lucidissima riflessione c’è il senso dell’iniziativa.
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