Lo sport che tutela

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Italo Cucci
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Anche se la Parola è il mio mestiere, una volta messo a confronto con l’Ambiente di parole ne ho usate poche, comunque comprensibili. È successo quando il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) guidato dal ministro Pichetto Fratin mi ha proposto di fare il Commissario del Parco Nazionale di Pantelleria. Innanzitutto, ho tradotto in pratica la mia passione per l’Isola, un conservatorio ambientale dove anche lo sport può essere un veicolo per promuovere la sostenibilità attraverso eventi che offrano all’ambiente l’utilizzo di energie rinnovabili negli impianti sportivi e per la riduzione degli sprechi. Mi è stato chiesto come avrei gestito il ruolo e alla Frank Sinatra ho risposto: «A modo mio».

Dopo essermi curato della sicurezza essenziale dell’isola affidandomi ai Vigili del Fuoco, alle Guardie Forestali nazionali e regionali e agli operatori della Protezione Civile, ho attuato una delle mie vecchie idee - e della mia professione - abbinando lo Sport all’Ambiente. Naturalmente siamo in fase progettuale. Ma subito fatti e non solo parole. Perché il progetto è partito dopo che il Ministero ha dato vita per la prima volta a un dipartimento per Ambiente e Sport ed è stata affidata una delega specifica sullo sport attribuendola al Sottosegretario Barbaro: non è un caso che la scelta sia caduta su un uomo di grande esperienza sportiva che si è mosso fin dai Giochi di Parigi. I medagliati italiani olimpici e paralimpici sono stati insigniti del ruolo di ambasciatori dell’ambiente. Barbaro era presente alle premiazioni di casa Italia consegnando personalmente l’attestazione. In concreto, il MASE, ha riconosciuto al CONI un finanziamento per iniziative pilota di sostenibilità su una serie di eventi sportivi di rilievo e al problema dei relativi impianti. Anche gli Azzurri del calcio sono stati coinvolti annunciando iniziative concrete agli Europei in Germania.

A Pantelleria abbiamo organizzato un incontro introduttivo intitolandolo al più egoistico dei progetti, “Parco e benessere, un ambiente di qualità per una vita di qualità”, aperto a suggerimenti di esperti provenienti da diverse realtà territoriali. Ma ad incarnare perfettamente questo spirito è stato il triatleta olimpionico Alessandro Fabian, ospite d’eccezione del convegno. Fabian ha evidenziato la grande energia che l’isola riesce a dare a supporto dell’attività atletica in virtù della sua origine vulcanica, diventando pertanto un ottimo supporto agli allenamenti sportivi che qui vengono arricchiti dalla bellezza della natura. «Si presta tantissimo al triathlon - ha raccontato con entusiasmo suggerendo che il matrimonio fra Ambiente e sport s’ha da fare». Poi ha incoraggiato il pubblico di isolani e turisti: «Quando vado in un posto la cosa che posso fare è testarlo ed esplorarlo svolgendo la mia attività. Pantelleria porta al rispetto dell’ambiente e verso sé stessi. È un dono al tempo stesso interiore ed esteriore ereditato da secoli di impegno umano e naturale che va apprezzato e tutelato. Se non rispettiamo l’ambiente non rispettiamo nemmeno noi stessi».

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