Golden Gala pronto ai...salti di gioia

La gara del salto in alto sarà la grande attrazione mondiale del Golden Gala Pietro Mennea, giovedì allo Stadio Olimpico di Roma. Duello Ukhov-Bondarenko sulla pedana che ha già visto siglare due record mondiali femminili
Leandro De Sanctis
3 min

ROMA - Il pubblico dello Stadio Olimpico si prepara ai...salti di gioia. Anzi, ci spera. Uno degli appuntamenti più interessanti del cartellone di questo Golden Gala Pietro Mennea edizione 2014, è la gara di salto in alto. L’organizzatore Gigi D’Onofrio ha puntato forte su una prova che potrebbe rivelarsi l’asso nella manica per tramandare alla storia dell’atletica questa edizione del meeting romano, come altre volte è successo in passato. La specialità dell’alto ha due record mondiali griffati Roma, Stadio Olimpico. Entrambi femminili, ormai lontani nel tempo. La tedesca  allora dell’Est Rosemarie Ackermann saltò 1,95 agli Europei del 1974, la bulgara Stefka Kostadinova portò il record a quota 2,09 durante i Mondiali del 1987, la bellezza di  quasi .27 anni fa. Ora potrebbe essere l’ora dei maschietti, anche se tra il promettere un record e il farlo, c’è tanta aria che non sempre si muove nel verso giusto. Meglio parlare allora di grandi aspettative per una gara che vede in pedana gli attuali migliori specialisti.
 Probabilmente è azzardato ed ingiusto associare la sana rivalità sportiva agli insani eventi della politica mondiale, fatto sta che il testa a testa tra il russo Ukhov campione olimpico e l’ucraino Bondarenko campione del mondo, può essere interpretato come un qualcosa di ancor più sentito. Anche se giustamente tra i campioni dello sport c’è ritrosia ad esporsi. Quando in inverno la crisi tra Russia e Ucraina stava prendendo forma, Bohdan Bondarenko era a Formia ad allenarsi, seguito dal papà. Preferì parlare di sport, sottolineando le diversità di scenari che c’erano tra il prima (ai tempi in cui c’era l’Unione delle repubbliche sovietiche) e il dopo (quando l’Ucraina faceva da sè, nello sport).

I MIGLIORI. La graduatoria dell’alto in questa stagione, vede tra i concorrenti del Golden Gala, Ukhov occupare l’ideale pole position con il 2,41 del 9 maggio scorso a Doha (ma indoor ha saltato anche 2,42); quindi Bohdan Bondarenko con 2,40, insieme al canadese Derek Drouin. E poi la coppia 2,37: Barshim del Qatar e lo statunitense Kynard. Tutti e otto i migliori saltatori del 2014 saranno in pedana all’Olimpico e accanto a loro ci sarà l’azzurro Fassinotti, che ha l’obiettivo di migliorare il suo personale stagionale all'aperto fissato a 2,28 ed avvicinarsi magari al 2,34 varcato in inverno, indoor.
 Il record mondiale del cubano Javier Sotomayor, a quota 2,45, resiste dal 23 luglio del 1993. Dopo quasi 21 anni i tempi sembrano davvero maturi per un incremento del primato. Un po’ come è avvenuto nel salto con l’asta con il francese Lavillenie, capace di sovrascrivere il suo nome su quello del mitico Bubka. E proprio l’asta richiama un’altra indimenticabile notte magica vissuta all’Olimpico, al Golden Gala, il 31 agosto del 1984, esattamente trent’anni fa. Il mondiale a 5,90 apparteneva a Bubka da un mese e mezzo. Il francese Thierry Vigneron, tra una sigaretta e l’altra, dinanzi alla Curva Nord glielo tolse superando i 5,91. Bubka, che non era ancora lo Zar, non si scompose e in una manciata di minuti se lo riprese superando l’asticella a 5,94. Giovedì, sotto la curva Sud, i campioni dell’alto possono provare a regalare altre emozioni in alta quota.
©Riproduzione riservata


© RIPRODUZIONE RISERVATA