Powell sceglie Powell "Ora sono più forte"

Il giamaicano si getta alle spalle la vicenda doping e ingaggia il fratello Donovan come coach. "Voglio l'oro mondiale"
Powell sceglie Powell "Ora sono più forte"© LaPresse
Francesco Volpe
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Riecco Asafa Powell. Alle spalle la storiaccia del doping all’ossilofrina (stimolante), la battaglia legale per vedersi ridurre la squalifica dagli originali 18 mesi a un anno tondo tondo, la ripresa agonistica sofferta (10”30 al rientro) ma poi nobilitata da un eccellente 9”87 di Austin e dal 9”90 di Rieti, il giamaicano sta preparando la stagione del riscatto. Che non vuol dire solo dimenticare due anni neri, ma anche scacciare dalla spalla la scimmia che gli ha sempre impedito di vincere una medaglia d’oro individuale nei grandi eventi. Per riuscirci Powell, 32 anni compiuti lo scorso 23 novembre, si è affidato alle cure del fratello Donovan, che ai Mondiali di Atene 1997 corse i 100 metri senza andare oltre il secondo turno.
    “Quello che ha fatto Justin Gatlin lo scorso anno, i primati personali su 100 e 200 (9”77 e 19”68) all’età di 32 anni, mi ha sorpreso - ha sorpreso anche noi, e non poco - Io penso di essere in grado di fare meglio. Non ho ancora esplorato i miei limiti, devo solo essere paziente”.
    Powell ha corso ben 84 volte i 100 metri sotto la barriera dei 10 secondi netti e punta senza mezzi termini all’oro mondiale di Pechino (22-30 agosto), dopo essersi fermato al bronzo nel 2007 e nel 2009. Certo, la concorrenza è feroce, ma con Usain Bolt reduce da un anno praticamente sabbatico, Yohan Blake spesso alle prese con gli infortuni, Justin Gatlin di un anno più vecchio, sperare non è vietato. Anche se per riuscirci Powell dovrà sconfiggere i propri fantasmi, l’incapacità di gestire la pressione, l’abitudine a perdersi nei grandi appuntamenti. “Ma ora mi sento molto più forte, più concentrato e anche più intelligente” ha dichiarato in un’intervista alla Reuters.
    “Stiamo facendo cose nuove e Asafa sta lavorando duro per tornare a correre in 9”72 - il personale che risale al 2008 - Credo che possa riuscirci, se rimane concentrato e non si infortuna…” sostiene il fratello Donovan.
    Il programma di Asafa prevede tre uscite indoor sui 60 metri prima di debuttare all’aperto sui 100. “Gli obiettivi veri sono due: sono i Trials giamaicani (25-28 giugno a Kingston; ndr), che saranno un vero e proprio Mondiale, poi i campionati del mondo a Pechino”.


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