© FOTOROMASPORTI 100 metri, certo. Sono il sale dell’atletica, la gara che ai Mondiali e alle Olimpiadi fa trattenere il fiato al pianeta. I 1500, è chiaro. Federica Del Buono è il nuovo che avanza, una delle grandi speranze azzurre. Eppoi i 400, naturalmente. Libania Grenot ci arriva da campionessa d’Europa, dopo una primavera (ben) spesa tra la Florida e le Bahamas. Ma la 35ª edizione del Golden Gala - Pietro Mennea, in programma il 4 giugno all’Olimpico di Roma, per una volta vivrà più sulle pedane che in pista.
Salti, salti, fortissimamente salti. Alto, asta, triplo. Un parterre de roi destinato a catalizzare l’attenzione del pubblico. Perché come fai a distrarti se in una tappa della Diamond League c’è un’italiana (Alessia Trost) che nell’alto può sfidare il mondo (le russe Shkolina e Kuchina, la spagnola Beitia, la showgirl croata Vlasic)? E come fai a pensare ad altro se sulla pedana dell’asta salta Renaud Lavillenie, l’uomo che un anno fa al coperto è volato più alto dello zar Sergei Bubka (6,16) e ora punta a strappargli anche il mondiale “open air” (6,14)? Ma i salti del Golden Gala saranno anche il triplo di Teddy Tamgho, il francese di genitori del Camerun, che è uno dei tre atleti al mondo ad essere atterrato oltre il muro dei 18 metri ed è reduce da una sospensione di un anno per aver saltato tre controlli antidoping nell’arco di 18 mesi. E magari il triplo di Fabrizio Donato, l’enfant du pays (vive ad Ostia) che ha disertato all’ultimo istante gli Europei indoor per uno stiramento ma ha messo nel mirino la gara dell’Olimpico.
Il resto del programma promette un assolo sui 100 di Justin Gatlin, l’uomo più veloce del 2014; uno splendido duello Amos-Aman, Botswana contro Etiopia, sugli 800; e un super peso con i colossi Storl, Cantwell e Kovacs. Che non sanno saltare, né in alto né in lungo, ma sparano a più di 22 metri palle di ferro da oltre 7 chili. Buon Golden Gala a tutti.