Golden Gala: c'è la Stowers, l'ostacolista che sorride

Figlia di un militare e maniaca del fitness, è esplosa quest'anno in 12"35. "Che io vinca o perda, mi diverto"
Golden Gala: c'è la Stowers, l'ostacolista che sorride
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“Enjoying the life that God has planned for me”. Il nuovo fenomeno statunitense dei 100 ostacoli, attesa il 4 giugno sul palcoscenico del Golden Gala, vede la luce 24 anni fa in Germania. Papà Ronald è un militare di stanza nella base americana di Grafenwöhr. A un chilometro, la famiglia Stowers si arricchisce con la nascita di Jasmin Marie. Tanti anni dopo, dalla South Carolina di Pendleton, Jasmin emerge quindicenne vincendo tutto il possibile nelle categorie giovanili e si guadagna la selezione per i Mondiali allievi di Ostrava. Arriva quarta, ma crescendo eclisserà di brutto tutte le avversarie che quel giorno le negarono il podio. La manifestazione fu una vetrina per tanti futuri campioni e campionesse. Per fare un esempio, la finale del lungo se la giocarono le Miss Universo della pedana, Darya Klishina e Ivana Španovi?.

PROGRESSIONE - Il talento di Jasmin non esplode in fretta. Matura attraverso vittorie su vittorie nel mondo High School e conosce una pausa infermeria solo nel 2010, a 18 anni. Alla ripresa, l’anno dopo, inizia a fare sul serio anche tra i grandi. Quaranta gare e successi da trofeo in salotto anche nelle Conferences. La notorietà prende corpo col quarto posto ai campionati USA di un anno fa. Le vale un biglietto per l’Europa e fa tappa anche alla Quercia di Rovereto. Anno nuovo, scenario impensabile. Arriva il titolo statunitense indoor e, appena messi i piedi fuori dall’inverno, la deflagrazione in tre settimane: 12”40, 12”39 e 12”35 nell’ordine, roba da peso massimo della specialità. Con l’atletica ha iniziato a 8 anni, a 11 le dissero “salta gli ostacoli”. Lo fa ancora sorridendo e ne ha ben ragione. A Doha ha giganteggiato all’esordio in Diamond League. Ha dato tre metri a Sally Pearson, la campionessa olimpica. “E’ probabile che vediate sempre un sorriso sul mio volto prima e dopo una gara.” Che vinca o meno, si diverte. Ha il pallino del fitness e ha studiato da nutrizionista. Se non sorride tra gli ostacoli, la trovate nella sede di una nota catena di alimentazione biologica a Baton Rouge, Louisiana State. Enjoying, per l’appunto.


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