Ricordate Yohan Blake? Quattro anni orsono, ai Mondiali di Daegu, inflisse l’unica sconfitta degli ultimi sette anni in una grande manifestazione al fenomeno Usain Bolt. Beh, sconfitta. Bolt in quell’occasione anticipò lo starter e consegnò la medaglia a quello che era già considerato il suo delfino. L’anno dopo, ai Giochi di Londra, l’uomo più veloce del mondo si prese la sua rivincita: oro su 100 e 200, con Blake due volte d’argento. Fai la fila ragazzo, il tuo momento non è ancora arrivato. Più che far la fila, però, da allora Blake è sparito. Ribattezzato “la Bestia” per la potenza delle sue masse muscolari, è passato da un infortunio all’altro, finendo per far perdere le sue tracce. Negli ultimi due weekend ha corso in patria, a Kingston, e a soli 25 anni è apparso l’ombra del velocista che fu: 21”57 sui 200, 10”21 (con vento favorevole di 1,2 m/s!) sui 100. “Il suo problema è che ha paura di infortunarsi di nuovo - ha spiegato Glenn Mills, coach anche di Bolt, a NBC Sports - Ci vuole tempo, deve ritrovare fiducia. Se ci riesce, può tornare a correre veloce perché è in buona forma”.