C’è un’Italia che vince, anche nella velocità. Agli Europei U.23 di Tallinn, in Estonia, l’oro che non ti aspetti arriva dai 100 metri, la specialità più prestigiosa. Se lo mette al collo Giovanni Galbieri, 22 anni, veronese di Bussolengo che si allena a Torino con Alessandro Nocera. Già bronzo ai Mondiali allievi di Bressanone sei anni fa, Galbieri "brucia" il meglio del continente, fermando i cronometri sul 10”33 (vento nullo), con un miglioramento di tre centesimi sul personale stabilito in Coppa Europa, a Cheboksary. Argento al bulgaro Denis Dimitrov (10”34), bronzo al francese Guy-Elphège (10”39), settimo Federico Cattaneo (10”58). Nessun italiano aveva mai vinto i 100 in dieci edizioni della rassegna, mentre a Manuela Levorato era riuscita addirittura l’accoppiata 100-200 nell’edizione del 1999, antipasto al doppio bronzo europeo assoluto del 2002.
CIAO NONNA - “Avevo tanta voglia di dimostrare di poter essere qualcuno, di andare oltre quella medaglia vinta a 16 anni. Da allora, grazie ai miei genitori, che non hanno mai smesso di credere in me, ho lavorato a testa bassa per arrivare a un risultato del genere. E questo è solo l'inizio. Fin qui ci è voluta tanta pazienza. Ero arrivato ad un bivio, ad un punto di svolta, perchè a 22 anni bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni importanti. Ed io adesso so che voglio fare l'atleta per provare a dire la mia da professionista nell'atletica dei grandi”. La dedica è per nonna Lidia, che ha ricordato con un segno nero sulla maglietta azzurra: “Oggi ho corso anche per lei, che ci ha lasciato da poco. E’ stata e sarà sempre la mia prima tifosa”.