Tamberi record, 2,38: «Ora il sogno Olimpiadi»

Ad Hustopece (Repubblica Ceca) l'italiano conquista la terza vittoria consecutiva in nove giorni, dopo quelle di Banska Bystrica (2.35) e di Trinec (2.33) e porta il record italiano assoluto di salto in alto a 2,38
Tamberi record, 2,38: «Ora il sogno Olimpiadi»© EPA
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ROMA - Un'altra festa incredibile per il salto in alto azzurro. Ad Hustopece (Repubblica Ceca) Gianmarco Tamberi conquista la terza vittoria consecutiva in nove giorni, dopo quelle di Banska Bystrica (2.35) e di Trinec (2.33), tappe dell'High Jump Moravia Tour, e porta il record italiano assoluto a 2,38. Nessuno nella storia dell'atletica azzurra era mai arrivato così in alto, nemmeno all'aperto dove fino a oggi la miglior misura di sempre era proprio il 2,37 che Tamberi aveva saltato il 2 agosto del 2015 ad Eberstadt in Germania. Il risultato del 23enne marchigiano delle Fiamme Gialle - che lo scorso 4 febbraio a Banska Bystrica insieme a Marco Fassinotti aveva già incrementato il primato nazionale indoor 'volando' a 2,35 - lo riporta al numero 1 delle liste mondiali stagionali, due centimetri sopra il 2,36 centrato poche ore prima da Mutaz Barshim a Malmoe. Tamberi ad Hustopece ha avuto la meglio sul sorprendente britannico Baker arrivato a quota 2,36 davanti al cipriota Kyriakos Ioanou (2,32). Da segnalare anche il 2,30 del vicecampione europeo indoor Silvano Chesani (Fiamme Oro), recentemente rientrato alle competizioni dopo mesi di stop per un intervento. Il trentino migliora così di 5 centimetri il primato stagionale e sale un centimetro sopra il 2,29 dello standard indicato nei criteri di partecipazione per l'Olimpiade di Rio.

LA GIOIA - Felicissimo Tamberi dopo l'impresa: "L'avevo scritto su Facebook prima della gara che, dopo il 2,36 di Barshim a Malmo, volevo riconquistare subito la leadership mondiale stagionale. E quella bandierina dell'Italia lassù in cima ci sta proprio bene. Che dire della mia serata? E' stato tutto un crescendo: non ho sprecato salti ed energie e visto com'è venuto il 2,38, altissimo, posso dire che 2,40 è l'obiettivo che ormai ho in testa. Peccato non essere riuscito ad arrivarci stasera perchè c'erano tutte le condizioni, dalla pedana all'atmosfera". Una gara in cui Tamberi sente di aver maturato anche un'altra consapevolezza: "Quando Baker ha fatto 2,36 alla prima è come se mi avesse dato la scossa. A 2,38 mi sono giocato tutto e ho avuto ragione io. Questo tour di gare chiuso con tre vittorie mi fa capire come sono cambiato anche nella gestione di me stesso, nella capacità di reagire e non perdere la concentrazione". L'azzurro pensa già alla prossima sfida: "Gli Assoluti di Ancona: con Silvano (Chesani) e Marco (Fassinotti) di sicuro potrà essere un vero spettacolo. E poi scusate, fino ad oggi io sono l'unico dei tre che non ha mai fatto il record italiano sulla pedana del palaindoor di Ancona, ovvero l'impianto di casa mia dove mi alleno tutti i giorni!" L'obiettivo però è uno solo: "Tutto quello che sto facendo è come una scaletta, un percorso di costruzione verso il sogno e la gara più importante dell'anno: quella dei Giochi Olimpici di Rio!


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