Legion Run Roma, Di Canio: «Non potevo perdere l'occasione di partecipare»

Grande spettacolo nella capitale per la corsa a squadre di 5 km con 20 ostacoli di fango, fuoco, filo spinato e ghiaccio. È una gara unica nel suo genere, studiata per offrire ai partecipanti la possibilità di impegnarsi oltre i propri limiti affrontando una sfida fisica e mentale che ha entusiasmato i circa 1000 atleti iscritti tra i quali c'era anche l'ex Lazio e West Ham
Legion Run Roma, Di Canio: «Non potevo perdere l'occasione di partecipare»
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ROMA - È stata una straordinaria festa di sport quella che ha animato fin dalla mattina l’Ippodromo Militare 8° Reggimento Lancieri di Tor di Quinto, sede della prima edizione italiana della Legion Run, un’entusiasmante corsa a squadre di 5 km con 20 ostacoli di fango, fuoco, filo spinato e ghiaccio. Non è stata una vera e propria competizione. Parliamo di una gara unica nel suo genere, studiata per offrire ai partecipanti la possibilità di impegnarsi oltre i propri limiti affrontando una sfida fisica e mentale che ha entusiasmato i circa 1000 atleti iscritti. Da soli ma preferibilmente in gruppo, ognuno ha dovuto scalare pareti ripide e scivolose, strisciare sotto il filo spinato, rotolarsi nel fango, saltare nel vuoto, tuffarsi in piscine piene d'acqua o addirittura ghiaccio e perfino giocare col fuoco. Tra questi anche Paolo Di Canio, arrivato con 4 amici per affrontare questa competizione con la grinta e la determinazione che era solito mettere anche in campo: «Mi piace mettermi in gioco e affrontare questo genere di gara - le parole dell'ex calciatore raccolte alla partenza della Legion Run -. Un'ottima occasione per tenersi in forma, fare gioco di squadra e mettersi alla prova in compagnia degli amici di sempre. Non potevo perdere l'occasione di partecipare». Lo stesso entusiasmo manifestato da Paolo Di Canio anche al termine della prova, dopo aver superato brillantemente i 20 ostacoli: «Sono molto contento, è stata una giornata piacevolissima. E poi l'Ippodromo di Tor di Quinto con tutto questo verde è perfetto per una gara così. A proposito, anche per i calciatori ogni tanto servirebbe un tipo di allenamento del genere, per capire le difficoltà da superare e per riportare alla realtà quelli che volano sollevati da terra». Dopo aver fatto tappa a Parigi, Hong Kong, Budapest, Atene, Sofia, Lione, la Legion Run finalmente è arrivata a Roma.



I Numeri della Legion Run
1000 - iscritti
11 - paesi rappresentati: Filippine, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Lituania, Romania, Spagna, Sudafrica, Turchia (Israele conduce con 5 iscritti)
3 - continenti rappresentati: Asia Africa, Europa
53 - province italiane rappresentate, da Agrigento a Torino
65 - la percentuale dei partecipanti uomini
35 - la percentuale delle partecipanti donne
1999 - Anno di nascita del più piccolo
1959 - Anno di nascita del più grande
40 - Anni di differenza tra il più piccolo e il più grande tra i partecipanti
32 - Età media dei partecipanti
20 - ostacoli
5 - km di percorso
4 - stand gastronomici
1 - birra gratis offerta ai partecipanti per festeggiare tutti insieme la fine della gara

Le 20 Legioni partecipanti
I Legione Alaudae
II Legione Apollinaris
III Legione Augusta
IV Legione Diocletiana
V Legione Equestris
VI Legione Ferrata
VII Legione Flavia Felix
VIII Legione Fretensis
IX Legione Fulminata
X Legione Gemina
XI Legione Herculia
XII Legione Hispana
XIII Legione Italica
XIV Legione Liberatrix
XV Legione Maximiana
XVI Legione Parthica
XVII Legione Rapax
XVIII Legione Sabina
XIX Legione Traiana
XX Legione Vitrix

Gli ostacoli
Parliamo di 5 km di corsa, ma è molto di più. Ci sarà da correre, camminare e strisciare su terreni sconnessi, e non si andrà avanti senza aver affrontato tutti gli ostacoli di seguito elencati:
1) ROMAN WALLS
Una serie di sette ostacoli. Ognuno dovrà superarli, ma attenzione, ogni ostacolo è circondato da filo spinato. È fondamentale passare né troppo in alto e né troppo in basso o ci si può graffiare.
2) NOX ARCA
10 metri di tunnel buio, stretto, caldo, e multi livello, con una sola via di uscita. Le persone strisceranno sopra e sotto di te. Si può solo continuare dritto, andando veloce e seguendo chi si ha davanti. Non ci si può girare nel tunnel perché è largo 60 cm. Non si può tornare indietro perché ci sarà qualcuno dietro: si può solo andare avanti nel buio fino a raggiungere la fine.
3) AQUEDUCT
I concorrenti dovranno immergersi dentro l’acqua infangata e passare sotto un muro (si, proprio con la faccia sotto acqua) non una volta, ma due.
4) LUTES
L’obiettivo è superare un fosso di fango, una collina, un fosso di fango e cosi via. Meglio lavorare in squadra. Non si può descrivere quanto sia scivoloso.
5) OLD PILUM
8 metri di tronchi di legno posizionati orizzontalmente ad una altezza di 1.5 metri. Obbligatorio saltarli, afferrarli e superarli, almeno altre cinque volte. Anche I migliori lottano per non arrivare ultimi. Indispensabile l’aiuto della squadra.
6) SCALEA AQUA
Obiettivo di questo ostacolo è salire 5 metri di scala in corda, poi saltare dentro un fosso di acqua e fango, afferrare la rete e salire. Con la massima attenzione a non cadere.
7) RUBICON/OCULUS
I concorrenti dovranno salire la scalinata aiutandosi con la corda. Una volta in cima, è fondamentale ignorare l’altezza e afferrare con attenzione la pertica. Poi una rapida discesa di 5 metri che terminerà dentro una pozzanghera di 1.5 metri piena di acqua e fango.
8) LAPSUS
Ostacolo davvero indimenticabile. Si dovrà saltare dentro un fosso pieno di ghiaccio e superare l’ostacolo sommergendo l’intero corpo e la testa. Non una volta, ma due. Ci si sentirà come trafitti da migliaia di spade.
9) HADRIAN
I concorrenti dovranno scavalcare 5 metri di parete inclinata afferrando la corda senza scivolare e senza cadere, malgrado le pareti siano scivolose e le corde viscide e non abbastanza lunghe.
10) PUNIC
I partecipanti dovranno strisciare nel fango per metri, sotto il filo spinato. Il fango entra ovunque. E per aumentare il divertimento anche gli schizzi di un idrante.
11) SLATREA
Poteva mancare un bel salto nel vuoto? Dopo essere saliti sulla cima della piattaforma, puntare lo sguardo verso i 2 metri di spazio davanti. Poi concentrarsi sull’obiettivo e prepararsi mentalmente all’atterraggio. Ogni parte del corpo potrebbe insinuare dubbi, ma è fondamentale non esitare per non mancare l’obiettivo: solo 2.5 metri di vuoto. Occorre saltare, distendere le braccia e afferrare la barra di ferro. Poi puntare i piedi sul muro inclinato per aiutarsi, oscillare sulla barra e cercare di arrampicarsi al muro per poi scendere usando la scala.
12) TEUTOBERG
I concorrenti dovranno strisciare con le mani e con le ginocchia sotto il filo spinato. Non sarà un terreno facile, in salita, in discesa e sulle rocce.
13) LAMINIS
Si dovrà superare una parete inclinata alta 2.5 metri. Facile no? No, non si sale normalmente, si sale dal retro della parete. In questo caso meglio fare gioco di squadra: saltare e afferrare non funziona quasi mai.
14) MURUS
Non provate a prendere la rincorsa per salire su dei muri verticali di 2,5 metri. Si è coperti di fango e non si avrà una presa sufficiente. Meglio farsi aiutare dagli altri per salire.
15) LEGION CARRY
In spalla, a cavalcioni o in braccio. Non importa come. Bisogna correre portando il proprio compagno per 50 metri e poi viceversa. Quindi è fondamentale scegliere bene il proprio partner.
16) FENESTRA
Una serie di pannelli con delle fessure nel mezzo da attraversare. Non sono né abbastanza basse da superarle con facilità, né abbastanza alte da poter far leva con le braccia per superarle.
17) FUNIS
Sono realmente delle gabbie? No, sono delle barre di ferro con un ampio spazio tra loro. Ma non è solo questo. Ci sono delle corde su cui aggrapparsi, pneumatici agganciati alle corde su cui appendersi. Ci si dovrà aggrappare con le mani, attraversare e superare l’intera gabbia.
18) SANSURA
5 metri di travi di legno disposti in orizzontale, divisi in tre serie da 1.5 metri, 2.5 metri e 2 metri. Sarà necessario saltare e afferrare la trave fino a superarla. Un ostacolo difficile anche i più bravi.
19) OPTIMUS
Quattro ostacoli in uno. Per prima cosa salire su una parete di 3.5 metri con una pendenza quasi impossibile. Poi tirarsi su afferrando uno delle sbarre di ferro. Attenzione, queste sbarre si muovono facilmente. Quindi attraversare la rete di 3.5 metri e scendere per le scale che però non sono fissate al terreno, ma oscillano.
20) PILUM
8 metri di tronchi di legno posizionati orizzontalmente ad una altezza di 1.5 metri da saltare, afferrare e superare almeno cinque volte. Anche I migliori lottano per non arrivare ultimi. Fondamentale l’aiuto della squadra.

Il Brand Legion Run
Sebbene il Brand della Legion Run sia nato solo qualche anno fa, sta crescendo rapidamente per numero di eventi e per numero di partecipanti ad evento. Si tratta di un team di persone fortemente motivate, amanti del divertimento e del rischio che varia in età, cultura, genere, gusto ed esperienze. È il lavoro di squadra che rende unici questo tipo di eventi. Gli ostacoli della Legion Run sono studiati per testare la mente e il fisico. Ognuno di questi è stato creato con grande attenzione ai dettagli al fine di assicurare il divertimento e allo stesso tempo la tua sicurezza. Ostacoli collaudati da ingegneri civili, progettati e costruiti da appaltatori autorizzati.

La location
I percorsi di gara verranno allestiti nel cuore di Roma, all’interno dell’Ippodromo dei Lancieri di Montebello a Tor di Quinto. Distante poche centinaia di metri da Ponte Milvio e situato in un’area che vanta ben 32 ettari d’estensione ai piedi della Collina Fleming, dove costituisce un sito naturale e paesaggistico assolutamente incontaminato, l’Ippodromo Militare di Tor di Quinto ha origini assai lontane e la sua storia è legata indissolubilmente alla storia della Cavalleria italiana.
La sua origine risale al 1891 quando presso Tor di Quinto fu costituita una Sede Staccata della celebre Scuola di Pinerolo, per lo sviluppo dei Corsi Complementari di Campagna. Quando la cavalleria era ancora montata, tutti gli Ufficiali subivano un durissimo addestramento con esercizi che erano dei veri e propri ardimenti.


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