ROMA - Sole, sorrisi, allegria, abbracci, agonismo, fatica, sudore, entusiasmo, tanti ingredienti tutti sapientemente miscelati per la perfetta riuscita dell''ATLETICOM WE RUN ROME'. Giunta all’edizione numero 8, la manifestazione di corsa su strada competitiva sulla distanza di 10 Km e non competitiva sulle distanze di 10 e 5 Km, ha ottenuto ancora una volta uno straordinario successo di pubblico. La gara, fiore all’occhiello di Atleticom, si è svolta con il contributo della Regione Lazio, con i patrocini del Comune di Roma, del CONI, sotto l'egida della Fidal, è inserita nel calendario nazionale ed è insignita del riconoscimento di Fidal Silver Label. Alle 14.00 in punto, orario di partenza della corsa, un fiume colorato di rosso ha invaso pacificamente le vie della Capitale, dalle Terme di Caracalla al Circo Massimo, passando per piazza Venezia, via del Corso, piazza di Spagna, piazza del Popolo, il Pincio, villa Borghese, via Veneto, via dei Fori Imperiali e il Colosseo, animando una città piacevolmente intorpidita dal tiepido sole di dicembre. Alla fine di una gara entusiasmante a tagliare il traguardo per primo a braccia levate al cielo è stato l'azzurro Daniele Meucci con il tempo di 29:05, davanti a James Kibet (vincitore della passata edizione) e l’altro italiano Stefano La Rosa che hanno fermato il cronometro entrambi sui 29:19. Un trionfo costruito con pazienza e strategia dall’atleta dell’Esercito: un inizio attento alle spalle del keniano, poi l’allungo e il sorpasso decisivo proprio sotto il Colosseo, quasi seguendo la sceneggiatura di un suggestivo film di carattere sportivo intitolato 'La Rivincita'. Per Meucci infatti si tratta del primo successo alla We Run Rome dopo un secondo posto nel 2015 e un quarto posto nel 2017: «È stato entusiasmante correre qui a Roma. Ho capito che oggi avrei potuto vincere quando mi sono reso conto che nelle salite gli avversari non riuscivano a staccarmi. La verità è che volevo questa vittoria, sono contento perché la mia tattica di tentare l’allungo decisivo a qualche chilometro dall’arrivo ha dato i suoi frutti, ma sono felice soprattutto perchè finalmente ho sentito il tifo del pubblico lungo tutto il percorso, a differenza degli altri anni, segno che l’atletica sta crescendo in popolarità. Questa vittoria sarà il primo passo di una stagione nella quale il mio principale obiettivo saranno i mondiali a Doha, propedeutico all’Olimpiade del 2020». In campo femminile, risultato della favoritissima della vigilia Lonah Chemtai Salpeter che ha vinto con un sensazionale 31:46; alle sue spalle Sofia Yaremchuk con 33:34 e Maria Chiara Cascavilla con 34:22. Tra i 9300 atleti alla partenza, anche una nutrita rappresentanza degli arbitri dell’Aia, tra cui anche ben 4 direttori di gara della nostra serie A: Valerio, Marini, Federico La Penne e Francesco Fourneau della sezione di Roma 1 e Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli. Oltre a quelli in attività, ha partecipato anche Claudio Gavillucci, ex arbitro di serie A (attualmente dirige le gare del Comitato Provinciale del Lazio) recentemente tornato agli onori delle cronache per un episodio di qualche mese fa, quando sospese un Sampdoria-Napoli per i cori di stampo razzista dei tifosi doriani contro i napoletani. E sempre a proposito di calcio, si è fatto notare alla partenza anche il ct della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio. Al termine della lunga giornata di sport, sul palco allestito al centro dello Stadio Nando Martellini si sono svolte le premiazioni anche dei trofei Roma e Lazio. A conquistare il Premio Roma l’atleta dell’ACSI Campidoglio Palatino Luca Parisi; tra le donne invece ha prevalso Elisabetta Beltrame della Lbm Sport Team. Per quanto riguarda il Premio Regione Lazio, a trionfare tra gli uomini ancora Luca Parisi dell’ACSI Campidoglio Palatino; al femminile invece la vittoria è toccata a Laila Soufyane dell’Esercito.