Tortu: "Mai stato così bene, le Olimpiadi sono un sogno"

Il velocista azzurro verso il debutto stagionale, domenica negli Assoluti indoor di Ancona: "I 100 metri restano la priorità, ma dal prossimo anno farò più spesso i 200"
Tortu: "Mai stato così bene, le Olimpiadi sono un sogno"© EPA
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ROMA - “Non sono mai stato così bene in questo periodo dell'anno”, Filippo Tortu si scalda in vista del debutto stagionale agli Assoluti indoor di atletica leggera ad Ancona che lo vedranno gareggiare domenica nei 60 metri: “Non avevamo in programma gare indoor, ma voglio tornare a sentire lo sparo dello starter e quindi abbiamo deciso di partecipare ai campionati italiani perché è la gara più importante della stagione invernale - confessa ad Atletica Tv - credo di poter fare meglio del risultato dello scorso anno anche se l'esordio è sempre un terno al lotto, sia nei 60 sia nei 100. La cosa più importante saranno le sensazioni, più che il tempo”. Lo sprinter delle Fiamme Gialle confessa che “dopo i Mondiali mi sento cresciuto di testa e anche fisicamente. Dopo Ancona avrò una settimana di pausa e poi inizierò la preparazione per Tokyo e per tutta la stagione outdoor”. Rispetto al 2019 “l'appuntamento più importante è ad agosto e non a ottobre. Il difficile invece è che avremo, in appena 20 giorni, Olimpiadi ed Europei. I Giochi hanno la precedenza su tutto: sono il sogno che conservo da bambino. Ma anche gli Europei di Parigi li considero un'ottima occasione: nei 100 ci giocheremo la medaglia in 6-7 e nella staffetta possiamo dire ancor più la nostra”.

Tortu al Golden Gala di Napoli

Per quanto riguarda il programma all'aperto, “per ora l'unica tappa sicura è il Golden Gala a Napoli il 28 maggio. Di certo dovremo arrivare in forma al 1° agosto per le batterie di Tokyo. I 100 metri restano la priorità, ma non escludo di poter correre qualche volta sui 200 in stagione. Invece dal prossimo anno li farò più spesso e potrebbero diventare la gara in cui mi esprimo meglio”. Fra gli obiettivi di Tortu anche un altro record italiano: “Il 9"99 è un po' datato ormai: Madrid è una gara a cui sono affezionato, ma l'obiettivo è migliorare il record italiano al più presto, anche se non credo che, per arrivare in finale a Tokyo, serva scendere sotto i dieci secondi. O almeno a Doha così non è stato. Però non si può mai sapere. Riuscire a non sbagliare niente nel momento che conta: è tra le cose più difficili di questo sport".

(In collaborazione con Italpress)


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