Doping, Jacobs sul caso Ujah: "La cosa mi fa sorridere"

L'azzurro, oro olimpico nei 100 metri e nella 4x100, commenta la sospensione del collega britannico dopo le insinuazioni degli inglesi sui suoi successi: "Meglio guardare in casa propria..."
Doping, Jacobs sul caso Ujah: "La cosa mi fa sorridere"© BARTOLETTI
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ROMA - "Ujah? Mi fa sorridere pensare che coloro che hanno parlato senza pensare a quel che dicono ora devono piuttosto guardare a casa loro". Così Marcel Jacobs, oro olimpico ai recenti Giochi di Tokyo 2020 nei 100 metri e nella 4x100, commenta così l'indagine su una presunta violazione delle regole antidoping da parte del collega, che mette a rischio l'argento conquistato dalla staffetta britannica proprio dietro a quella degli azzurri. Un caso che ha scosso quell'Inghilterra da cui erano stati sollevati dei dubbi sui trionfi dello sprinter bresciano: "Le insinuazioni? A me la situazione non ha toccato tanto - ha detto Jacobs a 'Unomattina' su Rai1 -. Io ho lavorato tanto, mi sono sacrificato e non ho voluto dare peso a persone che non sanno quello che dicono"

Niente Diamond League, arrivederci al 2022

E dopo un flashback sulle emozioni di Tokyo ("La gara che ho fatto possa descriverla in ogni istante, ero la persona più serena al mondo ai blocchi. Non avevo nulla da perdere, ho voluto solo divertirmi. È stata una gioia immensa"), il velocista italiano programma il suo futuro in cui non ci sarà la prossima Diamond League: "La decisione di non gareggiare più fino al 2022 non è stata semplicissima, anche perchè io sono un agonista e vorrei farlo sempre, ma poi ti rendi conto che Tokyo è un punto di partenza. L'anno prossimo ci sono eventi importanti, Mondiali, Europei, e io voglio arrivarci al top e confermarmi. Ho bisogno di lavoro e migliorare su alcuni aspetti". Un futuro in cui si cimenterà anche sui 200 metri: "Sono un passaggio importante soprattutto per i 100. Li voglio correre per abbassare il mio tempo sui 200 che risale a qualche anno fa e lavorare sui 100. Mia mamma dice che batterò il record di Bolt? Siamo su un altro pianeta, ma se mia mamma dice che lo batterò.... Il 9''80 fatto a Tokyo senza vento, forse in condizioni migliori poteva essere anche un 9''77, ma l'obiettivo è ovviamente scendere sempre di più. Non mi pongo limiti".


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