Marcell Jacobs: "Amo i paparazzi" e svela le strane richieste dei fan

Il velocista si è raccontato a Buoni o cattivi, il nuovo programma di Italia Uno condotto da Veronica Gentili
Marcell Jacobs: "Amo i paparazzi" e svela le strane richieste dei fan© Mediaset
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Nuova apparizione televisiva per Marcell Jacobs: il velocista è stato ospite di Buoni o Cattivi, nella puntata in onda su Italia Uno martedì 28 settembre. Con la conduttrice Veronica Gentili Jacobs ha parlato del passaggio dall’essere un atleta come tanti a diventare un mito per milioni di italiani. Cresciuto da solo con la madre, Marcell ha lottato contro il senso di ingiustizia per l’abbandono del padre e per un’infanzia diversa da quella dei suoi coetanei. Poi, grazie al lavoro intrapreso con una mental coach e all’accettazione delle sue debolezze, ha tagliato per primo il traguardo. E oggi ha un sacco di fan che gli fanno le richieste più disparate...

Il rapporto con fan e paparazzi

"Alcune persone mi scrivono che mi seguiranno fin sotto casa se non rispondo. Mi mandano foto di ogni tipo, cose a cui non ero abituato. Non ho mai rinunciato a fare una foto e credo che continuerò a farlo. Senza le persone che credono in te è più difficile avere una spinta in più e credo sia importante ricambiare per tutto quello che mi hanno dato e che ho sentito mentre gareggiavo. I paparazzi? Mi piacciono, e continueranno a piacermi. Vorrei averli tutti i giorni sotto casa!”, ha dichiarato Marcell Jacobs, che presto convolerà a nozze con la compagna Nicole Daza.

Il rapporto con il padre

“Fino ad un anno fa avevo un blocco, avevo creato un muro di cemento armato su tutto quello che riguardava mio padre. Sono cresciuto solo con mia madre, era quella la mia famiglia. Poi ad un certo punto ho cominciato a parlarne e a buttare giù quel muro, cominciando a descrivere la mia vita senza di lui. Prima nelle gare mi auto-sabotavo, mi si indurivano le gambe, avevo paura di quell’abbandono che avevo avuto da lui. La cosa buona che mi ha lasciato sono le fibre muscolari, così veloci…", ha fatto sapere il campione a proposito della sua famiglia. E poi ancora: "Se mio padre è stato cattivo con me? No, credo sia stata una situazione difficile; vorrei capire tutto quello che ha passato, sentire la sua storia. Ho deciso di vederlo per capire tante cose che non so… Ho dedicato la prima medaglia a mio nonno che mi ha sempre seguito. Mia madre mi ha insegnato che tutto era possibile con impegno e determinazione. È tuttora la mia motivatrice, la mia figura di riferimento. Il mio idolo".

Le parole su Usain Bolt

“C’è una frase bellissima che dice «o mangi o vieni mangiato» e io ho deciso di mangiare, la mia è una fame incredibile che non se ne va, che vuole prendere tutto quello che è possibile, voglio vincere. Usain Bolt mi ha scritto facendomi i complimenti e dicendomi che era fiero di quanto ero riuscito a fare perché non era cosa da tutti. Lui detiene ancora il record del mondo ma per me ora nulla è impossibile", ha concluso Marcell Jacobs.


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