Jacobs a Nairobi contro il tabù Tortu

L’olimpionico torna sui 100 metri: una sfida densa di motivi con Kerley, argento a Tokyo, e Filippo che Marcell non ha mai battuto
Jacobs a Nairobi contro il tabù Tortu© Bartoletti
Franco Fava
5 min

Qualche colpo sul green del Country Club Golf di Castel Gandolfo seguito dall’annuncio del lancio del suo libro “Flash, la mia storia”. Ultime ore di tranquillità romana prima dello squillante “Let’s Go!”. Con un tweet Marcell Jacobs ha ufficializzato l’esordio stagionale sui 100, sabato a Nairobi, al Kip Keino Classic, terza tappa del Gold World Athletics Continental Tour. L’olimpionico tornerà a correre i 100 nove mesi dopo la magica volata di Tokyo con una decisione presa anche alla luce dei recenti riscontri in allenamento. Inizialmente il battesimo all’aperto era previsto sui 200 a Savona il 18 maggio, ma fin da novembre con coach Paolo Camossi il programma prevedeva un 100 metri l’8 maggio a Tokyo. Scartata questa ipotesi (fuso orario e stress viaggio), è spuntata l’occasione keniana, con la suggestione di poter correre su una pista veloce e all’aria rarefatta della capitale del Kenya, a 1.865 metri di quota. Dopo le 12 vittorie di fila quest’inverno sui 60 indoor, suggellate dal titolo iridato a Belgrado a suon di record continentale (6”41), il 27enne poliziotto gardenese inizia un vero tour de force in una stagione di rara intensità, che lo proietta verso i titoli mondiale ed europeo dei 100 (luglio a Eugene e agosto a Monaco di Baviera). In questo primo mese Jacobs andrà quattro volte sui blocchi in tre diversi continenti: da Nairobi ai 200 di Savona, poi volerà in Oregon il 28 maggio per sfidare sui 100 tutti i big statunitensi sulla pista della rassegna iridata di Eugene. La prima fase si concluderà il 9 giugno a Roma con il Golden Gala, sempre sui 100.  

Tortu-Jacobs, derby a Nairobi

In sole quattro settimane sfiderà da favorito tutti i big della velocità. A partire dallo statunitense Kerley, battuto nella finale olimpica, che ritroverà per la prima volta proprio a Nairobi. Ma la decisione di debuttare sui 100 nell’aria rarefatta dell’East Africa ci consegna anche un’altra suggestione tutta italiana. Al Moi Stadium, abitualmente palcoscenico del mezzofondo, Jacobs ritroverà anche il rivale di un tempo, Filippo Tortu. Una sfida nella sfida dal momento che negli scontri diretti tra i due campioni olimpici finora prevale nettamente il finanziere con un secco 5 a 0. In realtà i due si erano confrontati la prima volta nel 2016 a Savona: in quell’occasione corsero però due serie distinte e Jacobs prevalse sull’allora 16enne Tortu per un solo centesimo (10”23 contro 10”24). L’ultimo duello diretto risale addirittura a venti mesi fa, proprio al Golden Gala di Roma. Era il 17 settembre 2020, con Tortu (terzo) a 10”09 e Jacobs (quarto) a 10”11. I due si sarebbero dovuti scontrare un anno fa a Rieti, pochi giorni dopo il 9”95 col quale il poliziotto aveva strappato al finanziere il record italiano (9”99), ma l’allievo di Camossi fu costretto a rinunciare all’ultimora per un infortunio che lo tenne un mese lontano dalle gare. Poi in agosto a Tokyo sono arrivati l’oro dei 100, con altri tre record in successione (9”94, 9”84 e 9”80) e anche il titolo olimpico della 4x100, con Tortu brillante ultimo frazionista. 

Pro e contro

L’appuntamento di sabato, a nostro giudizio, da una parte favorisce aspettative impensabili dal punto di vista cronometrico per le due frecce azzurre (grazie al combinato disposto altura più vento); dall’altro però rischia di alterare il delicato equilibrio all’interno della staffetta, mettendo in discussione il ruolo di Tortu ultimo frazionista. Quel Tortu che secondo papà-coach Salvino è pronto a nuove sfide, è già proiettato sui 200, confortato dal 20”11 sulla scia di Kerley (19”79) dello scorso settembre proprio a Nairobi. La presenza anche del keniota Omanyala (9”77 al Moi Stadium un anno fa dietro Bromell) fa ipotizzare più di una sorpresa. Nel mirino potrebbe esserci anche il record europeo di 9”80 targato Jacobs. 


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