Tortu e gli obiettivi dell'estate: "A Roma per superarmi"

Nella serata dell’Olimpico l’ex primatista dei 100 è atteso da un grande 200: "Qui vorrei fare il personale In estate sogno podio europeo e un tempo sotto i 20''. È la prima volta che affronto Desalu e Patta: un bel derby"
Tortu e gli obiettivi dell'estate: "A Roma per superarmi"© EPA
Franco Fava
4 min

ROMA «Benedetto il caldo di Roma: fa andare veloci». Filippo Tortu, l’artefice insieme a Lorenzo Patta, Marcell Jacobs e Faustino Desalu, del capolavoro della staffetta ai Giochi di Tokyo con quell’ultima frazione da cardiopalmo è arrivato nella Capitale carico d’ottimismo. Domani sera al Golden Gala dello stadio Olimpico tornerà a correre i 200 in una sfida inedita assieme ad altri due frazionisti d’oro della 4x100, Patta e Desalu. Stavolta Marcell Jacobs starà a guardare dalla tribuna. E a proposito del bicampione olimpico dello sprint, ieri la risonanza all’Istituto di Medicina dello Sport ha accertato un sensibile miglioramento al bicipite infortunato: ancora una settimana di allenamento a bassa intensità e martedì nuova verifica per il via libera. 

Tortu, lo sa che domani sera ritroverà al suo fianco anche il britannico Mitchell-Blake, che bruciò sul traguardo di Tokyo dopo avergli recuperato un metro buono? 

«No, non lo sapevo. Vuol dire che rivedrò il panno rosso. In realtà c’eravamo già incontrati sui 200 lo scorso settembre in Polonia e lo avevo battuto di nuovo. C’è rispetto tra noi e lui non me ne ha mai voluto per avergli soffiato l’oro all’ultima falcata». 

E c’è anche l’argento olimpico di Tokyo sui 200, lo statunitense Bednarek 

«Più siamo e meglio è. Un motivo in più per andare forte. Bednarek però è il favorito, ai Giochi ha corso in 19”68 in finale!».

Che effetto le fa confrontarsi con Patta e Desalu? 

«E’ la prima volta che succede. Con Lorenzo e Fausto siamo grandi amici. Ciò non toglie che sarà un derby inedito tra finanzieri (tutti e tre militano nelle Fiamme Gialle; ndr)». 

Domani è la terza uscita della stagione: i 100 a Nairobi in 10”24, poi i 200 a Doha in 20”41 e dieci giorni fa ha corso di nuovo i 100 a favore di vento a Trieste in 10”14. Cosa si aspetta? 

«Sono abbastanza soddisfatto dei risultati, soprattutto a Trieste ho ritrovato un buon lanciato come non mi accadeva da tempo. Vedo che la forma sta arrivando giorno dopo giorno. L’esordio sui 200 a Doha non fa testo, lì ho corso in prima corsia, spero che qui me ne diano una esterna». 

E’ la terza volta in cinque anni che al Golden Gala si cimenterà sui 200. Nel 2017 a 19 anni corse in 20”34, due anni dopo in 20”36: che tempo ha in testa? 

«Ho chiuso il 2021 con il 20”11 di Nairobi (secondo crono italiano dopo il 19”72 di Mennea; ndr). Quindi qui vorrei fare il personale». 

Con il tempo di Nairobi si è qualificato per i Mondiali di Eugene. 

«E’ un grande vantaggio, perché posso gareggiare senza ansia. Non dovrò rincorrere il cronometro. Posso concentrarmi sulla ritmica di gara, che è quella che poi ti fa andare veloce. Però mi piacerebbe andare sotto i 20 secondi più avanti nella stagione» 

Ora si è dedicato a tempo pieno ai 200, cosa ha imparato rispetto ai 100? 

«Quando ho fatto i 200 qui a Roma partivo fortissimo e poi arrivavo sulle ginocchia. Errori di gioventù. Oggi ho capito che non bisogna partire in quarta e che se sbagli l’assetto in curva sono dolori». 

Parliamoci chiaro, quali sono gli obiettivi dell’estate? 

«La finale ai Mondiali e una medaglia agli Europei di Monaco di Baviera (a metà agosto; ndr)». 

Quest’anno nei Top 20 delle liste mondiali c’è solo un europeo (Dobson 20”19; ndr) 

«Ma la stagione è solo agli inizi. Bisognerà andare veloci in piena estate». 

La stagione post-olimpica sta creando problemi a non pochi campioni, da Warholm a Jacobs. 

«Gli infortuni sono sempre dietro l’angolo. Ha ragione Warholm quando dice che è più difficile restare ai vertici che vincere una volta». 

E Jacobs ha sbagliato a non fermarsi in tempo? 

«Col senno del poi sono bravi tutti. Sono sicuro che tornerà presto, ha il tempo per farlo prima di Eugene e Monaco. Gli faccio tanti auguri». 


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