Jacobs, nuovo stop: Mondiale al buio

Un altro altro contrattempo per l’oro di Tokyo. Marcell rinuncia anche ai 100 di Stoccolma a causa di un dolore al gluteo: la situazione
Jacobs, nuovo stop: Mondiale al buio© ANSA
Christian Marchetti
4 min

Marcell Jacobs deve ancora fermarsi. Stoccolma, d'improvviso, diventa macchie di colore indistinte sotto un cielo di piombo che crolla addosso al campione olimpico. L'annuncio del suo ritiro dai 100 metri del meeting svedese, ottava tappa della Diamond League nonché ultimo test prima della partenza per gli Stati Uniti e dunque i Mondiali di Eugene, arriva solo in serata, ma è appena il culmine di un giorno e mezzo di passione. «È cominciato tutto dopo l'ultimo allenamento di mercoledì - riferisce infatti il coach Paolo Camossi - La gamba (sinistra, ndr) non gira, Marcell avverte ancora un dolore al gluteo che rende problematico correre in libertà. Ha detto “Così è difficile correre bene fino in fondo, dovrei modificare la mia corsa, dovrei rischiare”. Gli ho detto che le sue sensazioni spesso sono quelle che ci dicono gli strumenti. Abbiamo due grandi eventi a breve, i Mondiali e gli Europei: forzare adesso è inutile. La risonanza dopo la gara di Rieti (quella del ritorno in pista 38 giorni dopo l'ultima volta, ndr) era buona». Un'altra risonanza viene richiesta proprio nella serata di mercoledì ma invano. Per accorciare i tempi, si muove persino il Coni con il Comitato olimpico svedese. Niente. Il team Jacobs è partito comunque per gli States stamattina alle 11.20. Sarà prima a Portland «e contiamo di presentarci alle batterie del 15 luglio in condizioni ottimali». 

Jacobs, un dolore diverso

Il bisogno dell'ennesimo test strumentale è una logica conseguenza perché, come racconta il fisio Alberto Marcellini, «il dolore è sembrato subito diverso dal solito. Più articolare, biomeccanico. Abbiamo compiuto tutti i test del caso e non mi è sembrata una recidiva di natura tendinea». Come spiegato su queste pagine, la distrazione-elongazione muscolare inizialmente diagnosticata, dopo l'impegno di Savona aveva lasciato spazio a una lacerazione del tendine del bicipite femorale. «Già da domani (oggi, ndr) sarò a Eugene per tastare il terreno - scrive in serata Jacobs sui social - Sapete anche voi quanta dedizione ci metto ogni giorno, fosse per me gareggerei in ogni occasione, ma lo sport è anche questo. Siamo esseri umani, non macchine. Vi aggiornerò».  

Rinunce

Il ritorno agli Assoluti di Rieti aveva alimentato ottimismo a palate, nonostante i pochissimi impegni in pista proprio nel momento in cui il mondo della velocità mandava squilli da far impressione. Solo la scorsa settimana, tra trials statunitensi e giamaicani, erano venuti ventisei dei quarantotto tempi sotto i 10" del 2022. A guidare la fila il 9"76 e il 9"77 stabiliti da Fred Kerley entrambi venerdì scorso, rispettivamente nelle semifinali e poi nella finale dei trials a stelle-e-strisce. Prima finale di sempre corsa interamente sotto i 10". E il 27enne poliziotto gardesano, invece, deve ancora alzare le mani. In Diamond League è suo malgrado uccel di bosco dal Golden Gala all'Olimpico, dopo aver detto «No» anche a Oslo. Stoccolma la città della rinascita? Macché, cielo di piombo. Il dubbio più pressante resta ovviamente quello circa la sua risposta ai Mondiali nel leggendario "Hayward Field", già teatro di quei trials delle meraviglie. Sui 100, i migliori del pianeta si sfideranno il 15 e 16 luglio. Un amen per uno sprinter, un battito di ciglia per uno sprinter che sogna la medaglia. «Non correre qui a Stoccolma significa tenere in piedi la partecipazione ai Mondiali - rassicura il tecnico goriziano - e due settimane non sono poche. Abbiamo affrontato parecchi tempi difficili in passato e neanche stavolta ci arrenderemo». 


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