Retroscena Tamberi, marcia indietro: ai Mondiali lo porta il padre

Il presidente Fidal ha chiesto ai due di sospendere la separazione del campione dal papà-coach
Retroscena Tamberi, marcia indietro: ai Mondiali lo porta il padre© BARTOLETTI
Christian Marchetti
3 min

La Fidal, la federatletica, ha parlato di una sorta di negoziato: il presidente federale Stefano Mei è intervenuto e Gianmarco Tamberi è tornato sui suoi passi, annullando il "licenziamento" (o imponendo la «sospensione della separazione tecnica», come viene scritto) del papà Marco. E grazie a tale provvido intervento, nel tardo pomeriggio di ieri è arrivato un comunicato in cui si spiegava che Tamberi Senior e Junior lavoreranno insieme ai Mondiali di Eugene. Tra l'altro una comunicazione arrivata con cinico tempismo, eclissando mediaticamente - ma solo mediaticamente - l'impresa di Mattia Furlani, che a Gerusalemme vinceva il titolo continentale U.18 nel salto in alto dopo averlo fatto nel salto in lungo.

Mei

Ieri mattina, il campione olimpico Tamberi è partito per l'Oregon. Oggi toccherà al papà coach. E, viste le parole dei giorni scorsi, si sopporteranno giusto il tempo di questo Mondiale. «Ho chiesto a entrambi – scrive Stefano Mei – di attendere la conclusione della stagione per valutare nel merito, e con serenità, i risultati. Un equilibrio così delicato come quello tra allenatore e atleta non può essere alterato alla vigilia di un appuntamento tanto importante. Ho trovato da parte di entrambi, come speravo, disponibilità a riprendere immediatamente il lavoro, e questo è quel che più conta».

Tamberi

«Nel concentrare tutte le mie energie sull'unico obiettivo sportivo che ancora mi manca, ho già sottolineato quale sia la mia priorità assoluta: cercare di risolvere questo infortunio alla gamba di stacco (la sinistra, ndr) - aggiunge il saltatore marchigiano - E la federazione, nelle ultime settimane, mi ha supportato in qualsiasi modo possibile. Da parte del presidente è arrivato l'invito, sia a me sia a mio padre, di continuare la collaborazione in vista degli imminenti impegni sportivi, al fine di scongiurare possibili problemi in gara ed entrambi abbiamo accettato di proseguire assieme. Non c'è valore più alto per me che la maglia azzurra e quindi ben venga questa soluzione. Darei l'anima per vedere il tricolore sul gradino più alto del podio e non lascerò nulla di intentato affinché questo si verifichi».

Riassunto

Da Monaco di Baviera, quartier generale del medico-santone ed ex medico sociale del Bayern, Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt (quello che "imponendo le mani" assicura di essere preciso quanto una risonanza o una tac), agli Stati Uniti. Compagna di viaggio la futura moglie Chiara Bontempi. Immagini romantiche dei due sui social che stridono con le parole brusche lette nei giorni scorsi. «È una decisione che stavo considerando da tempo, perché, in questi anni di collaborazione, a grandi risultati si sono alternate altrettanto grandi divergenze» aveva scritto in una nota Gimbo.
E ancora: «Siamo ben al di sotto delle aspettative tecniche, c'è stato uno scambio di opinioni su cosa non stesse funzionando fin qui nella preparazione, ed è emersa una diversità di vedute». 
Da lì era dunque arrivata la decisione di licenziare papà e a un tiro di schioppo dai Mondiali. «Scusate, ci abbiamo ripensato». Meglio così o no? La pedana di Eugene lo dirà.


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