L’allarme di Stano: “Ho ancora tanti sogni, ma così uccidono la marcia”

Il campione olimpico della 20 km e mondiale della 35, domani guiderà gli azzurri nell’ex Coppa Europa
L’allarme di Stano: “Ho ancora tanti sogni, ma così uccidono la marcia”© EPA
Christian Marchetti
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Un campione olimpico e mondiale può ancora sognare. «Io, per esempio, di desideri ne ho tanti. Uno è già svelato ed è il secondo oro ai Mondiali, quest’estate a Budapest. Gli altri li tengo nascosti». Conoscendo però l’oro olimpico 2021 nella 20 km e mondiale 2022 nella 35 km, Massimo Stano, si tratta di un segreto di Pulcinella. O “Pulcinellà”, per dirla alla francese... Mondiali ungheresi e Giochi parigini a parte, la lunghissima marcia tra 2023 e 2024 del 32enne campione pugliese partirà domani da Podebrady, Repubblica Ceca, 50 km da Praga. Occasione gli Europei a squadre, l’ex Coppa Europa, in cui gli azzurri schiereranno Stano sui 20 km.

Stano e il raffreddore che lo ha fermato

A fine aprile la 10 km di Madrid, con un quarto posto e il personale di 39’06”. Poi una settimana di scarico, poi due settimane «trascorse con tosse e raffreddore - racconta Massimo, ancora con voce nasale - Tra antibiotico e antinfiammatorio non ho potuto avere grosse risposte. Assieme al mio allenatore Patrizio Parcesepe decideremo più avanti la strategia, ma certo starò lì davanti. Bisognerà tenere d’occhio soprattutto lo svedese Karlstrom: ha vinto le ultime due edizioni, vorrà fare il tris forzando il ritmo». In ottica classifica a squadre, prezioso alleato sarà l’ottimo Francesco Fortunato, vittorioso proprio a Madrid. «Siamo amici sin da piccoli, abbiamo militato nella stessa squadra a Molfetta e sta maturando molto. Sarà interessante seguire la sua evoluzione fino a Parigi. A Podebrady come in altre gare, avere un altro italiano accanto o come avversario mi stimolerà e sono contento per questo. Mi fa sentire più protetto».

La rivoluzione di Stano

Altra corregionale, amica e prossima compagna nella neonata e rivoluzionaria staffetta mista sarà Antonella Palmisano, tornata a gareggiare in Spagna dopo ben 21 mesi d’assenza per colpa del fastidiosissimo infortunio all’anca. «Allenandomi con lei, aspetto anch’io con trepidazione questa prova del nove. Spero tanto che funzioni tutto al meglio, perché Antonella è marciatrice che può portare ancora metalli preziosi all’Italia». Di metalli luccicanti ne punterà ben due Stano ai Mondiali di Budapest, doppiando 20 e 35 km, «anche perché potrebbe essere l’ultima volta dei 35, inventati perché giudicavano la 50 troppo lunga e televisivamente “difficile”. La staffetta potrebbe essere interessante oltre che una bella risorsa per l’Italia, ma vedo sempre più vicina la fine della marcia. Stanno modificando troppo e troppe modifiche non portano nulla di buono. Con la staffetta comunque saranno penalizzati gli specialisti delle lunghe distanze».

Stano e l'amicizia con Checco Zalone

Attese e sorrisi. Insomma, è quasi un Massimo Stano sul chi va là. Non l’istrione di sempre. Gli torna il sorriso quando gli parliamo dell’amico Checco Zalone che però è in tour «e non voglio disturbarlo». «Dopo Podebrady valuteremo se gareggiare anche a La Coruña il 3 giugno. Comunque sia, successivamente ci sarà il raduno in quota a Roccaraso per mettere bene nel mirino Budapest. Potremmo inserire la 10 km agli Assoluti di Molfetta di fine luglio, ma dovremo valutare. Lo so, è casa mia, lì mi sono allenato e la voglia di tornarci è tanta, ma d’altra parte devo pensare a vincere due ori». E anche qui un sorriso. Un sacrificio rinunciare a Molfetta? Non è certo facile coltivare sogni. Lo stakanovista Massimo Stano non l’ha mai detto.


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