«Non farò i cam pionati italiani, un appuntamento che ho sempre onorato, lo testimoniano i miei cinque titoli (dal 2018 al 2022). Ma abbiamo deciso che l’avvicinamento all’Olimpiade sarebbe stato diverso. Abbiamo ancora da lavorare tanto, arriverò a Parigi da campione olimpico e voglio arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Lotterò fino all’ultimo centimetro». La decisione di Marcell Jacobs di tornare in Florida, più per riabbracciare la famiglia che lo aveva raggiunto lo scorso ottobre negli Usa (che per ragioni burocratiche non può lasciare gli States prima di ottenere la tanto agognata carta verde) che per scelta tecnica, è legata anche allo squillante 9”92 (terzo crono in carriera) stampato otto giorni fa a Turku.
Jacobs in Usa, Fidal delusa
Ma la scelta del bi-campione olimpico di disertare gli Assoluti di sabato a La Spezia ha scatenato il disappunto della Fidal e in particolare del suo presidente che solo il 19 aveva presentato nella sua città l’appuntamento tricolore con i biglietti andati a ruba nel giro di 24 ore anche per la presenza del poliziotto bresciano. «Non ne sapevo nulla, nessuno mi ha consultato, tantomeno ha informato il settore tecnico – la reazione di Stefano Mei – Solo il 19 mi aveva confermato la presenza a La Spezia. Così non va proprio bene. Chiederò spiegazioni al vice presidente vicario Sergio Baldo, che è anche suo comandante alle Fiamme Oro. Mi dispiace che Marcell non ci sia, ma ne prendo atto. Anche se a questo punto non sono nemmeno sicuro che il motivo sia quello di ritornare per un periodo in Florida». Anche per il campus che a Rieti ospita, oltre a Jacobs, il team di sprinter alle dipendenze di Rana Reider, si è trattato di un fulmine a ciel sereno. Il coach statunitense, infatti, resta nel capoluogo sabino e la scelta di Marcell sembra sia avvenuta di comune accordo. L’azzurro dovrebbe trattenersi, stavolta a Miami, fino al 1° luglio per poi ricongiungersi ai compagni di allenamento a Rieti, dove dovrebbe sostenere un test-gara sulla pista del Guidobaldi intorno a metà luglio.
Il programma di Jacobs
«Jacobs, come altri, devono solo gareggiare prima di Parigi, almeno un paio di uscite ci stanno», aveva detto il dt Antonio La Torre, all’indomani del bottino record di 24 medaglie conquistate agli Europei di Roma. Evidentemente il percorso di Marcell è cambiato a un mese esatto dall’inizio dei Giochi (ma l’atletica prenderà il via il 1° agosto). Il circuito Diamond League ripartirà il 7 luglio proprio da Parigi (stravolto il programma dello stadio Charlety perché concomitante con il ballottaggio elettorale), seguiranno poi le tappe di Montecarlo (12 luglio) e Londra (20 luglio). A questo punto è più che probabile saranno anche queste disertate dall'azzurro. «Promettere una cosa e poi farne un’altra non va proprio bene. Ne dovremo parlare a fondo», insiste Mei. Mentre anche negli ambienti federali c’è chi accusa come sempre più la Fidal venga scambiata per un bancomat. Intanto le frecce Usa si preparano a sbarcare in Europa dopo le temibili selezioni olimpiche in corso in Oregon. Il meeting Herculis del Principato di Monaco ha annunciato la presenza nei 200 del triplo campione iridato Noah Lyles, trionfatore ai Trials Olimpici Usa a Eugene con 9”83 sui 100. Mentre La Spezia dovrà fare a meno anche di Chituru Ali (scelta tecnica) e Filippo Tortu (motivi familiari).