La Brb sgambetta i torinesi e si porta a casa lo scudetto

Le magliette di Ivrea hanno chiuso il conto in finale con la Perosina per 15-9 portandosi a casa il quinto scudetto della serie A del volo. E adesso comincia la danza di Coppa Europa
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Giù il cappello davanti alla Brb. Nel bocciodromo di Loano si è fatta incoronare regina d'Italia per la quinta volta, dando a questo scudetto il sapore di una superiorità mai così schiacciante. Madame Brb si è travestita da diabolico Procuste e sul suo letto ha dapprima obbligato a distendersi una vulnerabile Pontese e appresso una Perosina messa subito alle strette, con pochissime libertà di movimento. Quando il tabellone ha indicato il parziale di 12-2, collegando il pensiero alla Milano-Sanremo da poco transitata a Loano, è parso di ascoltare l'epigrafe eterea di Sergio Zavoli: ”Una squadra sola al comando. La sua maglia è rossa”. E se Micheletti non avesse praticato il massaggio cardiaco alla Perosina, strappando a Roggero (sceso a 40 su 49 come nella prima di campionato) i due punti del progressivo, l'ultima fase della sfida scudetto non avrebbe avuto alcun senso, se non quello di onorare la presenza del folto pubblico.

“Ci tenevamo a vincere questo campionato in modo particolare - ha detto il presidente-tecnico Aldino Bellazzini – e lo dedichiamo a Flavio Risso che non è più con noi. Abbiamo disputato un buon campionato e solo nel finale non ci siamo espressi come sappiamo per qualche problema di carattere familiare da parte di alcuni giocatori. Questi due giorni hanno esaltato il nostro tasso tecnico e la compattezza del gruppo”. Sul fronte opposto patron Giancarlo Data sintetizza così l'esito della due giorni: ”C'è ovviamente un po' di rammarico, ma riteniamo di esserci comportati all'altezza della situazione. Loro hanno giocato molto bene. Speravo nei due tiri di precisione... Comunque è stato un bellissimo campionato”.

I sogni della Pontese sono morti al tramonto, anche se i campioni d'Italia uscenti non hanno dato l'impressione che ci sia stata un'alba per sognare. Il match di semifinale con la Brb che avrebbe dovuto spargere pepe a profusione, proponendo stuzzicanti sfide, si è risolto in un monologo della Signora in rosso, rotto soltanto dal successo di Janzic ai danni di Carlo Ballabene e dal pari fra Grosso – Mana e Causevic-Cumero nel combinato a coppie. Troppo poco per una squadra che con qualche punticino in più sarebbe stata premiata, almeno dalla partecipazione alla Coppa Europa dei Campioni.

Premio che invece è andato all'orgogliosa Borgonese, ancora una volta presa per mano dal fuoriclasse Jure Koziek. Contro La Perosina lo sloveno ha raccolto 6 degli 8 punti racimolati dal team di Pettigiani: nel combinato dinanzi ad un evanescente Carrera; nel tiro di precisione al termine di una esaltante galloppata che lo ha portato a dare l'assalto al record mondiale (dopo i 37 punti del primo tappeto, si è fermato sul pallino del secondo bersaglio); e ancora da solista contro Cavagnaro.

28 marzo 2013 – 22 marzo 2015. Remake della sfida scudetto. Nel testa a testa del cerchio Carrera ha cercato il riscatto, ma ha cozzato sullo specialista Bruzzone. Un Carlo Ballabene più centrato (15 su 18) della vigilia ha sottratto a Nari il bottino del tradizionale. Simone ha sofferto in avvio (due bocciate giudicate irregolari dall'arbitro Carena per superamento della riga) e pur esprimendo segnali di recupero, si è dovuto inchinare a Carlo. L'accoppiata Deregibus-Grosso (13 su 17, zero pallini su 3) è stata costretta ad inseguire il tandem Cavagnaro-Grattapaglia . Quest'ultimo si è erto a prim'attore con 15 su 16 più 2 pallini su 2, ben sorretto dagli accosti del socio Alberto. La storia fra le quadrette composte da Paolo Ballabene, Birolo, Ferrero (13/15), Pautassi (7/10, 1 pallino) e Pastre, Collet, Longo (11/18), Melignano (7/7) è cambiata dopo il 2-2 della terza giocata, quando Melignano ha saltato di un niente il piccolo bersaglio e al contrario Ferrero lo ha colpito per cogliere cinque punti. Decisivo anche l’ano di Pautassi sul 7-2. La staffetta fra Ferrero-Roggero e Longo-Micheletti è vissuta in equilibrio solo fino al 35 pari ( è finita 53 a 49). Alla ripresa delle ostilità pomeridiana, La Perosina, sotto per 8-2, contava sui tiri di precisione potendo esibire i due migliori interpreti, Manolino e Grattapaglia, ma nella circostanza sono stati sopraffatti da Simone Mana e Grosso (fallito solo il penultimo bersaglio). A quel punto i perosini hanno tentato di scalare l'Everest mettendo il primo rampone con Micheletti, ma quando Bruzzone (7/7, 21 su 25 utili a punto) ha chiuso il match vincente con Melignano, è esplosa la gioia in casa di madame Brb.

SERIE B VOLO

Biella ha consegnato alla Noventa di Piave il pass per la serie A. Vinto il derby orientale con il Canova di Trento, la formazione del tecnico Giorgio Marian ha dovuto sudare per piegare l'aostana Nitri Contoz, che si era imposta nettamente alla Calvarese. La sfida decisiva si è mantenuta in equilibrio nella parte iniziale, per poi regalare il vantaggio ai veneti in occasione dei tiri, per un parziale di 9-7 che i valligiani non sono riusciti a ribaltare, vincendo individuale e coppia e concedendo combinato e terna al club del Piave.

SERIE A RAFFA

Dopo settimane di colpi di scena a ripetizione, la tredicesima giornata del massimo campionato della raffa ha rispettato in pieno i pronostici della vigilia, per cui le distanze tra le prime quattro sono rimaste sostanzialmente immutate. A centro classifica si è frattanto consolidato un terzetto che comprende i campioni d’Italia dell’Ancona 2000 (che dovrebbe dormire sonni tranquilli di qui alla fine), mentre in coda è ormai da tempo in atto la sfida salvezza tra Montegranaro e CB Cagliari, alla quale è ormai destinata a fare soltanto da spettatrice l’Isia Global Service.

Tenendo conto dei punti e delle relative posizioni in classifica, l’incontro di maggior caratura ha visto di fronte la capolista Boville Marino e una Fashion Cattel, dream team che ha fatto sognare i tifosi della marca per ben cinque stagioni consecutive. Il solito Giuliano Di Nicola ha portato subito in vantaggio i padroni di casa, battendo per 8-6, 8-2 Giuseppe Pappacena, mentre l’incontro di terna tra Facciolo-Nanni-Palma e Bonifacci-D’Alterio Maione si è concluso con il punteggio di 8-1, 2-8. Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa si sono assicurati subito i due set della vittoria, arrotondando poi la medesima grazie al cappotto rifilato da Di Nicola e Fabio Palma a Pappacena e al figlio d’arte Daniele D’Alterio.

Rimanendo sempre ad alta quota, anche l’incontro Alto Verbano – Montecatini Avis si è rivelato pienamente all’altezza delle attese per la qualità del gioco espresso da tutti i contendenti, ma con i lariani trascinati da uno scatenato Cristian Andreani, che dopo avere impattato contro l’ex iridato Andrea Bagnoli, ha portato definitivamente in vantaggio la propria squadra insieme ad Andrea Rotundo con un eloquente 8-1, 8-1, di cui hanno fatto le spese Roberto Signorini e lo stesso Bagnoli, sostituito quest’ultimo nel secondo set da Giacomo Lorenzini.

L’Aquila continua a macinare punti, sempre pronta ad approfittare di eventuali passi falsi del Boville e della MP Filtri. In questo caso a farne le spese è stato il CB Cagliari, che dopo la bella impresa compiuta contro l’Alto Verbano, a ha potuto contro il sestetto nel quale il solito Gianluca Formicone ha finito per fare la differenza, calando il suo ennesimo poker, di cui hanno fatto le spese Stefano Frongia (8-0, 8-4) e Frongia-Cossu (8-0, 8-2), in quest’ultimo caso grazie al valido apporto di Mirko Savoretti.

Pareggio sostanzialmente giusto quello scaturito in riva al Conero, dove l’Ancona 2000 si è portata in vantaggio sui cugini del Montegranaro grazie a Iacucci-Patregnani-Cappellacci (8-6, 8-3 a Ombrosi-Santone-Angrilli) per poi subire la rimonta da parte di questi ultimi due, che si sono imposti  8-5, 8-3 su Patregnani-Cappellacci.

Ai padroni di casa dell’Isia Global Service non è bastato il promettente inizio, che ha visto Giuseppe Scicchitano imporsi per 8-6 e 8-0 su Emiliano Benedetti e Diego Paleari, poichè la MP Filtri Rinascita ha reagito assicurandosi poi tutti gli altri set.

GARE RAFFA

Sono stati 2 circuiti e 3 gare nazionali ad animare un weekend che ha mobilitato complessivamente numero 360 individualisti,  112 giocatrici e 31 fra allievi ed esordienti. Il decimo Trofeo Caimi organizzato dalla Lilla di Legnano ha visto Simone Guzzetti del Ceresio di Como battere a sorpresa (12-6) il favoritissimo Paolo Proserpio del Ponte Mezzago di Como. Il Trofeo Gironacci organizzato dalla Sangiorgese di Ascoli Piceno è invece sfociato in una finale in famiglia, al termine della quale Fabio Palma si è imposto per 12-10 su Alfonso Nanni della Boville di Roma.

Finale di nuovo in famiglia a Bologna, dove Marina Braconi dell’Olimpia di Reggio Emilia ha sconfitto per 12-10 la compagna di colori Elisa Luccarini. In categoria B-C-D ha invece vinto Barbara Dalla della Avis di Bologna. La finale del 44° Gran Premio Vecchi della San Faustino di Modena ha visto il piacentino Roberto Manghi della Fontanella di Piacenza battere per 12-2 il felsineo Paolo Bolognesi della Sanpierina. Si sono aggiudicati invece il Trofeo Testi del Grifone di Latina Niko Bassi della Montecatini Avis del tabellone allievi e Andrea Di Ruscio della Capitino in quello ragazzi.


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