Che faticata. Lo avranno pensato di certo tutti i partecipanti ai playoff della serie B raffa del weekend, necessari per stabilire l’ultima squadra a salire in A nel campionato 2016-2017. Tre incontri supplementari in due giorni quando di solito, in termini di energie soprattutto mentali ma anche fisiche, ne basta uno solo intenso per svuotare i serbatoi dei giocatori. Scelti per la disputa gli 8 campi neutri presenti all’interno del Centro Tecnico Federale di Roma. A trionfare e unirsi alle altre già promosse, MP Filtri Caccialanza di Milano e Enrico Millo di Salerno, è stata infine l’Aper Capocavallo di Perugia. Gli umbri (nella foto in azione sulle corsie romane) in questo tour de force di fine settimana, giunto dopo un campionato logorante, hanno dimostrato di avere il giusto mix di talento, carattere e capacità di gestire stress e situazioni, fondamentale per raggiungere le grandi nel campionato maggiore. In finale, partita secca, sconfitta 3 a 0 la formazione del Framasil Pineto. Risultato un po’ troppo duro per la realtà teramana giovane e ricca di potenziale della quale, a meno di scossoni di mercato, sentiremo parlare ancora. Si comincia sabato, quando i perugini battono la Termosolar Cagliari faticando non poco nel doppio turno previsto, mentre gli abruzzesi superano i romani dell’Eretum Bocce soltanto ai pallini (i calci di rigore delle bocce). La domenica poi, nel match decisivo, gli umbri appaiono più determinati e costanti nel rendimento, staccando sin dal primo turno di gioco gli avversari abruzzesi. Del resto era già accaduto qualcosa di simile negli scontri diretti della stagione regolare. Entrambi i team facevano infatti parte del girone Centro Nord: un pareggio fuori e vittoria netta in casa per i perugini, arrivati sopra in classifica.
Ma quanto è stato difficile questo ulteriore minitorneo all’ultimo “sangue”? “È stato durissimo l’incontro con Cagliari. Ottima squadra, ottimo gioco, sicuramente la vera finale. In generale duri i due giorni di gare per il modo in cui è stata strutturata la competizione”, commenta uno dei principali artefici della vittoria umbra, il toscanissimo Luca Santucci. Il mancino talentuoso nato a Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena, è da due stagioni all’Aper, di cui è una delle indiscusse punte di diamante. Meglio certamente la sua prestazione di domenica rispetto a sabato. Cos’è cambiato? “Moi, in semifinale, è stato sicuramente un avversario difficile da controbattere ed ha giocato specialmente di pomeriggio, in maniera perfetta. Io ho dovuto cambiare un po’ il mio tipo di gioco e spingere di più per non trovarmi sempre sotto, già la sera qualcosa è cambiato e sono riuscito a vincere tre set sicuramente difficili. Domenica poi è stato tutto più facile con un avversario che conoscevo bene e permette di farti giocare anche diversamente”. Immancabili, come sempre, le dediche “la prima alla società ed al mister che mi hanno fortemente voluto, poi ai miei compagni che sono stati grandiosi e a cui va tutta la mia riconoscenza per tutto quello che hanno fatto, infine alla mia famiglia che sopporta tutte le mie assenze quando vado a giocare”. Non si sbilancia invece in ottica mercato, quando gli si chiede se ci saranno rimpiazzi o rinforzi per la prossima stagione. “Questo ancora non lo so, quel che è certo è che siamo un gran bel gruppo e non vediamo l’ora di batterci nella massima serie. Queste scelte verranno sicuramente affrontate e discusse tutti insieme, poi deciderà la società”.
E avere un capitano in panchina spesso non giocatore ma di assoluto spessore come Omero Fanali, è di certo un valore aggiunto. “È assolutamente un onore. È il maestro, ed è il mio maestro. Mi sta insegnando a giocare e lo fa con tutti gli altri. Non ci sono parole per descrivere la gran persona che è in campo e fuori. Gli dico solo grazie nel suo significato più profondo”. Sergio Battistoni, bocciatore incisivo e di quantità, Stefano Maccarelli, ispirato puntista di sostanza, Luca Brutti, altro mancino multiruolo di livello, Giancarlo Gori, tuttofare della formazione, e come già detto il capitano fonte d’ispirazione e di esperienza tecnico-tattica, Omero Fanali, hanno completato la rosa vittoriosa, agli ordini dell’allenatore Enrico Angeletti. Per la formazione del Framasil sconfitto in finale invece, Manuel Adorante, Devid Calvarese, Aniello Covone, Marco Di Nicola, Fabrizio Di Sante, Federico Marrancone e il mister Ariano Martella.
COPPA ITALIA VOLO
E' stato Mauro Bunino a porre la firma sulla selezione tricolore individuale disputata sui campi dell'organizzatrice La Perosina. La gara, valida anche per le qualificazioni del settore Ovest di Coppa Italia, ha coinvolto 91 sfidanti, i migliori polsi della massima categoria, affidandoli alla direzione dell'arbitro Mauro Caccherano. Per aggiudicarsi il trofeo, l'atleta della Ferriera, quarant'anni fra quattro mesi, ha respinto l'ultimo assalto portato da Alessandro Longo, beniamino di casa. Per La Perosina centrare l'obiettivo finale sta diventando una maledizione. Playoff a parte, è finita seconda a San Giorgio, terza a Savigliano, seconda terza e quarta a Carcare, seconda a Vercelli, e seconda pure sui terreni a lei più cari.
“La finale – ha precisato Bunino – è vissuta a lungo nell'incertezza. Ho puntato subito io, poi lui si è portato in vantaggio, ma appresso la partita è rimasta sempre in bilico, a parte un paio di giocate che parevano decisive. Il campo difficile non ha agevolato lo spettacolo e verso la fine il pubblico avrà forse pensato che nessuno dei due volesse prevalere. Io ho approfittato di un leggero calo di Alessandro per mettere a segno il 13 a 10 conclusivo“.
Per arrivare alla sfida decisiva, il corridore della Val di Susa ha mostrato disco rosso in successione ad Andrea Porta della Pozzo Strada, Flavio Avetta del Gaglianico, Bruno Durante del Veloce Club, Luca Negro della Tesoriera e in semifinale a Flavio Ariaudo della Borgonese, sul punteggio di 13-7. Nell'anticamera della finale Longo ha invece bloccato Piero Amerio, anch'egli sotto le insegne della Ferriera, vincendo 13-2. Hanno comunque strappato il pass per gli individuali (2 e 3 luglio nella goriziana Tre Stelle), anche Alberto Cavagnaro, Luca Negro, Simone Nari, Denis Pautassi, Enrico Reusa, Paolo Allora, Bruno Durante, Enrico Barbero, Mattia Mana, Simone Mana, Mauro Levaggi, Andrea Mana.
Trionfo Noventa sui campi di casa. Nella selezione orientale, valida anche quale terza prova di Coppa Italia, è stato il club del Piave a fare il pieno grazie ai suoi Davide Sari, Alessandro Ostanello, Giacomo Ormellese e Francesco Ormellese, arrivati ad occupare l'intero podio. Nella gara a cui hanno preso parte 27 solisti diretti dall'arbitro Valter Driol, sono caduti nei quarti di finale Marco Ziraldo, Valter Rossi, Stefano Pegoraro e Giorgio Repetto.
COPPA CAMPIONI VOLO
Per la competizione continentale suona la campanella del primo giro dei quarti di finale. Sabato 21 maggio, con inizio alle ore 14, i campioni italiani della Brb incrociano ancora i bronzi con i vice campioni della Perosina, mentre la Pontese ospita i francesi dell'Aix les Bains. Gli altri due incontri in programma vedranno i croati dello Zrinjevac opposti agli sloveni del Lokateks Trata e la sfida tutta francese fra il Saint Vulbas e il Cro Lyon. Match di ritorno sabato 28 maggio e finale a quattro i giorni 11 e 12 giugno nel bocciodromo della Vita Nova di Savigliano.