Canoa e Kayak, il Caf non ferma Scarpa nella sua battaglia a Buonfiglio

Ricorso parzialmente respinto, ma l'ex azzurro vincitore di un oro e un argento olimpico, annuncia due esposti contro la rielezione del presidente federale
Canoa e Kayak, il Caf non ferma Scarpa nella sua battaglia a Buonfiglio
5 min

ROMA - Non è uno che si spaventa a sfidare la corrente Daniele Scarpa, ex canoista veneziano vincitore di due medaglie olimpiche ad Atlanta 1996 (un oro e un argento) e di due titoli mondiali nel 1995. Ecco così che, dopo la rielezione di Luciano Buonfiglio alla presidenza della Federazione Canoa e Kayak, nemmeno la sentenza della Corte d'Appello Federale che il 16 dicembre scorso ha dichiarato inammissibile il suo ricorso (e quello di Antonio Rossi, oro olimpico proprio con Scarpa nel K2 1000 metri) sul tema dello scrutinio elettronico (ritenendo così definitivamente accertata la legittimità del sistema di voto utilizzato per le cariche federali durante l'assemblea nazionale federale elettiva e dichiarandosi poi incompetente a decidere su tutti gli altri motivi di impugnazione sollevati dai due ex atleti), basta a fermarlo nella sua battaglia.

I FATTI - Nelle consultazioni del 22 ottobre Buonfiglio ha raccolto 2.719 voti (57,04%) contro i 1850 di Rossi e i 66 di Scarpa che già allora aveva sollevato dubbi sul risultato: «Stante il rilevante numero di voti non validi, viste le condizioni di voto (scarsa luminosità), la ridotta dimensione del punto ove indicare la volontà di voto e i dubbi sulla perfetta aderenza statutaria, vedi articolo 47 regolamento organico della procedura di votazione che non si può ritenere perfettamente elettronica, si chiede la verifica e conteggio manuale dei voti espressi con esplicita indicazione di voti nulli e bianchi», erano le dichiarazioni riportare dagli organi di stampa. Il mancato riconteggio ha portato poi al ricorso al Caf (le parti attendono dispositivo e motivazioni) e si procederà ora con gli altri gradi di giudizio.

BUONFIGLIO INCASSA - «Questa sentenza conferma quello che appena pochi giorni fa avevo comunicato nella nota bimestrale diramata subito dopo il consiglio - aveva affermato dopo la decisione del Caf il presidente Luciano Buonfiglio - cioè la correttezza del nostro modo di operare (...) e del nostro approccio alla gestione dell’assemblea. Per questioni così importanti, in assemblea, ci eravamo rivolti a vere e proprie massime autorità in materia di statuti e regolamenti come l’avvocato Antonello De Tullio e l’avvocato Federica Cavalieri (...). Non abbiamo mai avuto dubbi, da quando siamo stati eletti, e non è un caso se nel periodo di appena due mesi abbiamo già deliberato numerose decisioni importanti e scelte strategicamente fondamentali per il presente ed il futuro della canoa italiana (...)».

MA SCARPA NON CI STA - Storia chiusa? Nemmeno per sogno, perché Scarpa in una riflessione pubblica - in cui si rivolge ad «atleti, tecnici e dirigenti» spiega che «le famose 30 schede bianche all'apertura delle urne sono risultate solo una (...). Pare che le urne dove le schede venivano risucchiate fossero due. Se così fosse, significherebbe che "qualcuno" ha toccato le schede che invece avrebbero dovuto essere risucchiate dallo scanner in delle urne inaccessibili... Le schede, così come detto in Caf dallo stesso presidente depositando il verbale, erano vidimate e firmate come previsto da art. 47, si sarebbero dovute piegare e... udite udite.. il voto era cartaceo!! ( mi chiedo come mai la Caf abbia smentito la dichiarazione del presidente...questo è un mistero)... Ma la cosa più eclatante è stata quando si è scoperto che le schede sembrerebbero identificabili!!! Ciò significherebbe che è possibile sapere/conoscere l'espressione di voto che, sempre per art. 47, deve essere segreto!! (...) Si tratterebbe di un fatto gravissimo (...) e sto predisponendo due esposti a tutela della credibilità della Federcanoa e dei suoi portatori d'interesse, società, tecnici e atleti, per l'accertamento dei fatti. Uno sarà inviato al procuratore federale Fick e uno al procuratore generale Coni.Ovviamente entrambi saranno inviati anche all'attenzione del presidente Coni, del presidente Fick e del Consiglio Federcanoa». Una battaglia, quella di Scarpa, in cui si è ritrovato di nuovo al fianco di Rossi. E per conoscerne l'esito non resta che attendere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA