Canoa velocità, assegnati a Firenze i titoli italiani di maratona

Battaglia a colpi di pagaia e trasbordi di corsa lungo le rive dell'Arno
Canoa velocità, assegnati a Firenze i titoli italiani di maratona
di Fabio Donfrancesco
4 min

ROMA - Grande spettacolo di canoe e pagaie lungo le rive dell’Arno lo scorso weekend per il campionato italiano di canoa maratona, primo evento ufficiale del calendario agonistico Fick 2021. Con la vista del Ponte Vecchio, 380 atleti e atlete in rappresentanza di 61 società si sono dati battaglia lungo il percorso che variava secondo ciascuna categoria, sia maschile che femminile: dai Ragazzi ai Master, dalla paracanoa agli equipaggi misti. La lunghezza della gara partiva dagli 11,2 km per i Ragazzi per arrivare ai 26,4 km dei Senior. Dando uno sguardo ai risultati, risaltano subito le convincenti prove degli atleti del Cus Milano, in particolare Stefano Angrisani, che vince il titolo italiano senior prima in K1 e poi in K2 con il compagno di squadra Simone Bernocchi. La coppia del Cus Milano ha condotto la gara in barca doppia lungo tutto il percorso, che prevedeva diversi giri da 3,8 km da ripetere in circuito con trasbordo di circa 80 m da percorrere “di corsa” con la canoa in spalla. Argento all’imbarcazione del Cus Pavia di Davide Marzani e Francesco Ciotoli, mentre il bronzo alla Canottieri Tirrenia Todaro di Roma di Federico Urbani e Giovanni Bandini. Nella categoria K1 Under 23 il titolo italiano va a Marco Borgotti (Cus Milano) davanti al suo compagno di squadra Marco Paloschi e a Guido Conciarelli della Comunali Firenze, società organizzatrice dell’evento. Anche nel K2 Under 23 gli atleti del Cus Milano hanno primeggiato, con Marco Borgotti in coppia con Marco Paloschi, davanti ai romani Luca Ghelardini ed Enrico Romiti della Canottieri Eur, che hanno cercato fino alla fine di tenere il passo della corazzata milanese. I due lombardi hanno sfruttato soprattutto la loro maggiore velocità nei tratti “di corsa”, durante i trasbordi, per distanziare gli altri concorrenti meno rapidi con la canoa in spalla. Nel settore femminile c’è stato un generale equilibrio: nel K1 senior Elisa Arcana della Canottieri Lecco ha conquistato il tricolore, davanti a Elean Pavani del Centro Canoe Beppe Mazza e a Beatrice Iannello dell’Idroscalo Club di Milano. Nel K2 senior femminile è invece il Circolo Sestese a primeggiare con Petra Giuliano ed Enrica Sigillò, società che trionfa anche nella categoria mix K2 senior con Teresa Isotta e Cesare Cardani. Nel K1 Under 23 oro al collo per Sara Mrzyglod della Tevere Remo di Roma, argento per Lucrezia Zironi della Canottieri Mutina e bronzo per Meshua Marigo della Canottieri Ausonia.
Prendendo poi in esame i risultati della canadese e delle categorie giovanili, spicca la Canottieri Aniene di Roma, che porta a casa il titolo in C1 senior con Andrea Sgaravatto davanti a Enrico Calvi della Ticino Pavia. La Canottieri Aniene si aggiudica il titolo anche nel K1 Juniores maschile con Gabriele Duchini, argento ad Achille Spadacini (Verbano) e bronzo al compagno di pagaia romano Alessandro Gemma. L’Aniene si concede il bis anche nel K2, sempre con Gabriele Duchini e Alessandro Gemma. Restando nella categoria Juniores,  sale sul gradino più alto del podio Edoardo Pontecorvo, atleta di un altro storico sodalizio romano, la Canottieri Eur, che vince il titolo italiano nella canoa canadese davanti a Filippo Ferrero Poschetto e Alessandro Chiedo, entrambi del Cus Torino. Va sottolineato come nella categoria K1 Ragazzi c’è stata la più numerosa partecipazione tra tutte le gare in programma: sono scesi infatti in acqua oltre 60 giovani atleti, che hanno dato vita a una partenza spettacolare. La medaglia d’oro è andata a Fabio Arzellà del Canoa Club Livorno, davanti a Federico Zanutta della Canoa San Giorgio e a Giulio Amara della Pol. Rari 86 Augusta. Ci fa piacere infine chiudere con un amarcord: nella categoria “master E” ha primeggiato Francesco Uberti, ex canoista azzurro negli anni ’80, medaglia di bronzo ai campionati mondiali di Mechlen 1985 nel K2 in coppia con Daniele Scarpa e olimpionico a Los Angeles 1984 (4° in K2 500 mt e 6° K2 1000 mt sempre con Scarpa). E secondo il detto che “buon sangue non mente” sua figlia Anita, sempre per la società Pol. Verbano, ha vinto il titolo nei ”Cadetti B”, dando al traguardo ben 48’’ alla compagna di squadra e seconda in classifica Rachele Rosito.


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