ROMA - Giuseppe Canu ce l'ha fatta. L’obiettivo personale dei cento titoli italiani in barca singola (K1) è stato finalmente raggiunto dal canoista romano ai recenti campionati Master svoltisi sul lago di Paola a Sabaudia. L’atleta della Canottieri Eur, che ha appena compiuto a settembre 61 anni, ha fatto l’en plein, centrando la vittoria nella categoria master F (60-65 anni) nelle regate sui 200, 500, 1.000 e 5000 metri. E’ senz’altro un primato storico, perché questo traguardo non è stato superato neanche dalla divina Josefa Idem. Canu, grazie a una longevità agonistica non comune, continua così a stupire sulle acque tricolori della Penisola. Questa volta però ha trovato un rivale all’altezza, che lo ha contrastato fino all’ultimo metro: Paolo Dreossi della Canottieri Monfalcone. Fratello di Bruno, olimpionico e medaglia di bronzo a Barcellona in K2 500 mt in coppia con Antonio Rossi, Paolo non ha mollato di un metro, duellando a colpi di pagaia con il canoista romano fino al traguardo in tutte le gare di categoria. Chi ha fatto canoa negli anni 80, si ricorderà sicuramente che il K2 formato dai fratelli Dreossi partecipò in maglia azzurra a numerose gare di livello internazionale. Giuseppe Canu, a quanto pare, non si vuole ancora fermare e appendere la pagaia al classico chiodo. Dopo gli allenamenti, però, si rilassa con le note e i passi del tango argentino, la sua nuova passione. E allora, riprendendo la battuta della scena finale del celebre film “Febbre da cavallo”, «ce semo tutti, e vai cor tango!!!».