Sup, Nasiri e Pampinella sup...er

L'Italia brilla ai Mondiali di Sup in Polonia
Sup, Nasiri e Pampinella sup...er
di Fabio Donfrancesco
2 min

ROMA - L’esperto Reza Nasiri (appena diventato papà di Gilan) e la giovane promessa Cecilia Pampinella sono state le punte di diamante della spedizione azzurra ai recenti mondiali ICF (International Canoe Federation) di Sup (Stand up paddle) svoltisi sulle acque di Gdynia in Polonia. Il canoista romano di origini iraniane si è distinto nella categoria Master +40, conquistando in rimonta nella finale A la medaglia di bronzo nella gara di Technical race, dietro al francese Olivier Darrieumerlou e al canadese Tommy Buday, argento. La giovane talentuosa Cecilia, atleta di Tarquinia, tesserata per la Lega Navale Italiana di Civitavecchia, ha dal canto suo letteralmente dominato la scena nella categoria Juniores, vincendo in tutte tre le diverse competizioni in programma (Sprint, Long distance e Technical race). Cecilia ha iniziato a pagaiare da giovanissima invogliata dal fratello Tommaso, atleta di buon livello internazionale, e dal padre che la segue e la incoraggia con il gommone durante i lunghi allenamenti in mare aperto. Prima dei Mondiali, la giovane laziale aveva sbaragliato la nutrita concorrenza anche agli Europei in Danimarca a fine agosto centrando, anche in quella occasione, una splendida tripletta di medaglie d’oro. Nei prossimi anni sentiremo sicuramente parlare della neo campionessa del mondo juniores, visto le credenziali che può già vantare nel mondo internazionale del Sup. Il romano Reza Nasiri, con il bronzo mondiale, ha chiuso in bellezza la sua stagione agonistica: aveva iniziato vincendo a giugno il campionato italiano sia di Surfski che di Outrigger (canoa da mare e polinesiana) per la categoria Master sulle acque dei Giardini Naxos a Taormina, e poi centrando altri due titoli italiani, sempre per i Master, nella canoa velocità (in K2 insieme al siciliano Alessandro Tranchino nella maratona a San Giorgio di Nogaro e nel K2 5.000 metri all’Idroscalo di Milano a metà settembre). «Quest’anno oltre agli allenamenti con la pagaia, ho dovuto per ovvie ragioni seguire la famiglia e prendere in braccio la mia primogenita Gilan - ci spiega Reza -. Anche se è appena nata, mi ha seguito insieme alla mamma in tutte le mie gare. Per me è stata una motivazione in più». E così Reza aveva la piccola Gilan in braccio anche sul podio durante la premiazione mondiale.


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